Faib, Fegica e Figisc con una nota unitaria hanno rappresentato “l’estrema difficoltà economica delle gestioni a marchio, sia in riferimento al periodo di prolungata pandemia da Covid-19, che come è noto ha fatto registrare contrazione delle vendite di oltre l’80%, sia per l’insufficiente e superata redditività delle attività derivante dall’Accordo sottoscritto con codesta Azienda in data 1° Agosto 2017 scaduto il 31 dicembre 2019.”
“La sollecitazione -continua la nota- discende dalle forti preoccupazioni delle scriventi in ordine alla tenuta delle imprese di gestione, che come è anche a voi noto, sempre più spesso sono costrette a gettare la spugna”.
Faib Fegica e Figisc scrivono che “la condivisione dell’Accordo emergenziale straordinario firmato con l’Azienda- ad oggi scaduto anch’esso- ha certamente portato alcuni elementi di maggior flessibilità in materia di drop, di pagamenti, di attivazione del self prepay, con riconoscimento di un’uguale marginalità ponderata a seguito della chiusura temporanea delle isole servito, di pagamento dei canoni di locazione. Si è trattato di un primo intervento (che, per l’intanto, chiediamo che venga esteso a tutto il 31 luglio 2020) che ha segnalato l’attenzione e la sensibilità dell’azienda, giusto e di aiuto in quel contesto, ma che obiettivamente non coglie le urgenze dei gestori, che adesso si ripropongono nella loro urgenza.”
“Sulla scorta di queste considerazioni, quindi, siamo a richiedervi – conclude la nota- di convocare con urgenza il tavolo di confronto tra le Parti per un esame congiunto della situazione della rete a marchio finalizzato all’assunzione delle decisioni necessarie e, a nostro parere, indifferibili, per prepararci ad affrontare, propositivamente, il periodo che sta davanti a noi e che è carico di incognite.