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Faib, Fegica e Figisc convocate dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Commissione di garanzia sullo sciopero

Faib, Fegica e Figisc sono state convocate dalla Commissione di garanzia sullo sciopero e dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Le Associazioni incontreranno martedì 24 luglio il rappresentante del Governo, il Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, Prof. De Vincenti unitamente alle rappresentanze della filiera petrolifera.
Al Governo Faib e le altre Associazioni, apprezzando l’intervento governativo, illustreranno con fermezza e determinazioni le ragioni della protesta: il blocco unilaterale, operato dai petrolieri, della contrattazione collettiva; il rifiuto al rinnovo economico; la pratica degli sconti che mette fuori mercato un numero impressionante di gestori; la richiesta di rimodulazione della scontistica durante la settimana e l’allargamento alla rete autostradale e a quella insistente sulle tangenziali, denunciando la desertificazione sulla rete e il conseguente rischio di licenziamenti. Al centro della vertenza anche la richiesta di rispetto della Legge sulla gratuità dei rifornimenti fino a 100 euro con carte di credito.
Le sigle sindacali saranno ascoltate anche dalla Commissione di garanzia presso la sede del garante lunedì 23 luglio alle 11 per verificare se vi siano le condizioni per una composizione della controversia.
Faib/Fegica/Figisc in una nota alla Commissione, che aveva evidenziato che il 3 agosto rappresenta una data "in franchigia" secondo il codice di autoregolamentazione imposto alla categoria (Regolamentazione provvisoria del 19.7.2001, adottata con Delibera della Commissione n.1/94) e che quindi non sarebbe utilizzabile all’interno della proclamazione suddetta, avevano rimarcato, tra l’altro, le prerogative circa il “raffreddamento” della vertenza in corso attribuite all’Authority, dicendosi “certe delle importanti attribuzioni indirette che la Commissione riveste nei confronti del Governo cui, in questa fase, è demandato un ruolo decisivo nella contrattazione con l’industria petrolifera, ormai vacante da tempo ed oggi posto, proprio in ragione di tale assenza, come fondamento della vertenza in atto”.

 

Leggi il Comunicato Faib, Fegica e Figisc