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Faib: da Latina un forte richiamo all'unità della categoria per affrontare i nodi del settore. Gianni Crecco torna a dirigere la Faib del capoluogo, espressa la solidarietà all'amico Cerasoli, vittima di un attentato incendiario

L’Assemblea dei gestori di Latina ha richiamato Gianni Crecco, Vice Presidente della Confesercenti e gestore di distributore carburanti, alla guida della Faib Provinciale; ha fissato alcuni obiettivi chiari di indirizzo dell’azione sindacale ed ha espressio la solidarietà all’amico Franco Cerasuoli, Presidente Figisc di Latina, colpito nei giorni scorsi da un atto incendiario ai danni del distributore carburanti.
L’assemblea aperta dal Presidente Confederale Confesercenti, Pino Fiacco, che ha portato il saluto di tutta la Confesercenti alla categoria dei gestori, ha visto gli interventi di introduzione di Franco Iorio, Presidente Faib Regionale del Lazio e del Coordinatore, Antonio Ciavattini. L’Assemblea si è conclusa con l’intervento del Presidente Nazionale della Faib, Martino Landi.
Al centro della discussione è stato posto il tema della sicurezza in ragione dei numerosi atti criminosi che hanno colpito la rete distributiva dei carburanti, ribadendo con forza il pacchetto sicurezza avanzato dalla Faib con l’installazione obbligatoria di impianti di video sorveglianza sui distributori, con assicurazioni obbligatorie, casseforti e self service blindati, con collegamenti in tele allarme con le forze dell’ordine e centrali operative sul territorio, con un osservatorio di pubblica sicurezza dedicato. In questo quadro, dagli intervenuti, è stata espressa solidarietà al Presidente della Figisc che ha subito un gravissimo atto di danneggiamento al distributore.
Dopo aver ripercorso i momenti più salienti dell’iniziativa sindacale dei mesi trascorsi, l’Assemblea ha focalizzato i temi sul tappeto e posto l’accento sulle condizioni che potranno permettere alla categoria di affrontare la situazione guardando al proprio futuro, nonostante la forte crisi in atto nel Paese e nella categoria, che più di altre sta subendo un contraccolpo gravissimo con un vistoso calo dei consumi.
Mentre i gestori presenti hanno segnalato le difficoltà che quotidianamente si trovano ad affrontare, l’insieme del dibattito ha permesso all’Assemblea, alla luce anche delle novità legislative intervenute, di indicare le priorità e le condizioni necessarie a determinare un orizzonte possibile: stringere il confronto con l’industria petrolifera sulla contrattualistica, puntando la bussola dell’azione sindacale verso una maggiore autonomia imprenditoriale dei gestori, da ricercare con l’equilibrio possibile e nel rispetto delle norme che garantiscano condizioni di lavoro eque e non discriminatorie; in questo contesto, l’Assemblea ha sottolineato l’esigenza di un confronto volto a recuperare economicità rinnovando le intese e gli accordi con le compagnie. Per queste ragioni, dal confronto è emersa l’esigenza di recuperare una forte unità della categoria, consapevoli che le scelte che verranno assunte nei prossimi mesi saranno destinate a caratterizzare il futuro prossimo della rete distributiva italiana.
L’incontro ha anche posto l’attenzione su altri due obiettivi: non solo esonerare le imprese dal pagamento del contributo Sistri, in scadenza a novembre, ma modificare la norma stessa, sollevando da tali obblighi le piccole imprese della distribuzione carburanti in quanto il sistema previsto è decisamente troppo oneroso in termini economici e di gestione; affermare con forza l’immediata applicazione della Legge sulla gratuità delle transazioni con carta bancaria dei rifornimenti fino a 100 euro.
In conclusione l’Assemblea ha stigmatizzato l’atteggiamento e il metodo con il quale la maggioranza di Governo della Regione Lazio, prima in Giunta e ora in Commissione consiliare, hanno assunto in merito alla proposta di Legge di riforma del settore della distribuzione carburanti: un testo elaborato senza il necessario e approfondito confronto con le parti. L’Assemblea auspica un pronto coinvolgimento delle rappresentanze e si propone di realizzare una mobilitazione verso tutte le forze politiche regionale affinché il testo che sarà esaminato dall’Aula, risulti il più utile al settore.