Con una nota congiunta il coordinamento unitario dei gestori Faib Fegica e l’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, hanno sollevato la questione dell’applicabilità della norma che, introdotta dal Comma 7 dell’Articolo 34 della Legge 12 novembre 2011, n. 183 e poi confermata dall’Art. 27 della Legge di conversione del decreto “Liberalizzazioni” (Legge n. 27 del 24 marzo 2012), impone la gratuità per le transazioni effettuate con carte di pagamento presso gli impianti di distribuzioni di carburante, di importo inferiore ai 100 euro.
La nota congiunta fa seguito all’incontro, sollecitato dal coordinamento dei gestori, tra l’Abi e le Associazioni degli operatori degli impianti stradali ed autostradali dei carburanti, al fine di garantirne i profili applicativi.
Premessa la condivisione della finalità della norma che si ravvisa sia nella promozione dell’utilizzo di strumenti alternativi al contante, sia nella mitigazione degli oneri dei gestori di impianti di distribuzione di carburante, il cui reddito d’impresa è fortemente inciso dall’ampia quota di riversamento delle accise che gravano sul costo del carburante, sia dall’esigenza di garantire la sicurezza sugli impianti, si pone la questione di garantirne l’effettiva applicazione, scongiurando azioni elusive – già in atto – della norma che risulterebbero essere controproducente rispetto all’obiettivo originario.
In questo quadro, l’ABI e la rappresentanza unitaria dei gestori di impianti di distribuzione di carburante hanno chiesto un incontro al Ministro dell’Industria Corrado Passera al fine di individuare possibili soluzioni che possano ristabilire condizioni equilibrate che salvaguardino le richiamate finalità, pienamente condivise.