“La ventilata ipotesi dell’aumento dell’accisa sui carburanti per finanziare la riforma della Protezione Civile, si configura come un atto di irresponsabilità economica che rischia di condurre il Paese verso la paralisi”. E’ quanto afferma il Presidente della Faib-Confesercenti, Martino Landi, sottolineando che “la già forte caduta dei consumi che ha raggiunto il record del – 20% sulla rete ed i conseguenti aumenti di tutti gli altri beni, alimentari e non, soggetti al trasporto, sta conducendo il Paese verso una fase recessiva di cui non si intravede la fine. I gestori di carburanti – aggiunge Landi – fanno appello alle forze politiche perché sia scongiurato un nuovo aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi, già oggi tra i più alti d’Europa per livello di tassazione e sia ricondotta la situazione a condizioni di sopportabilità sociale”.
“L’attuale struttura della rete – conclude il Presidente della Faib – non sarebbe in grado di reggere un ulteriore contrazione degli erogati, dal momento che i gestori carburanti hanno perso nei primi tre mesi del 2012 il 25% del loro reddito. Siamo in una situazione di difficile sopravvivenza per oltre la metà degli operatori: un ulteriore aumento dei prezzi rappresenterebbe il colpo di grazia”.