In merito alla notizia riportata da alcune agenzie secondo cui alcuni gestori carburanti sarebbero stati “denunciati dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma per aver manomesso pistole e colonnine dei distributori di benzina”, la Faib Confesercenti, auspicando un immediato chiarimento dei fatti contestati, esprime ferma condanna degli episodi di scorrettezza che sarebbero stati rilevati.
In un momento così difficile per la vita economica del Paese, con le famiglie che faticano a giungere a fine mese e gli stessi gestori in grandissima difficoltà per la contrazione delle vendite, arrivata in marzo a quota -25%, la categoria, pur attraversata da molteplici problemi, sta dando segnali di correttezza e di esemplarità. I comportamenti scorretti di qualcuno vanno perseguiti perché non possono rovinare la grande prova di sacrificio e serietà che la categoria nel suo complesso sta fornendo. In questo senso esprimiamo massima fiducia nelle autorità di controllo.
Al tempo stesso, occorre ricordare che la contrazione delle vendite, mentre risulta impercettibile per lo Stato e le compagnie, i cui introiti sono garantiti dalle continue variazioni dei prezzi, per i gestori si traducono in una automatica ed equivalente perdita secca del proprio reddito, a fronte di continui aumenti delle esposizioni finanziarie necessarie per rifornire gli impianti, a causa dei continui aumenti di benzina e gasolio, che il gestore deve anticipare. Se la crisi dei consumi da una parte e la corsa del caro carburanti dall’altra non saranno fermati la situazione sulla rete vendita potrebbe andare incontro a forti tensioni.
Il Governo, dunque, intervenga realizzando subito il mercato all’ingrosso e garantendo il rinnovo dei contratti che le compagnie si rifiutano di trattare con le associazioni dei gestori.