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Rete carburanti, sembrerebbe che qualcosa si muove

Alla ripresa dei lavori, dopo la pausa estiva, si registrano alcune significative prese di posizioni, registrate da Staffetta Quotidiana, che esprimono abbastanza bene lo stato della rete.

Come avevamo più volte denunciato nel corso degli ultimi mesi, l’istantanea della rete carburanti evidenzia l’accelerazione- non sempre trasparente e lineare- della polverizzazione della rete che non ha eguali in Europa. Oggi alcuni autorevoli esponenti del mondo dell’imprenditoria indipendente della distribuzione carburanti mettono nero su bianco alcune evidenti “ storture” e “illegalità”.

Faib negli ultimi due anni ha continuamente denunciato che alla polverizzazione della rete corrispondeva una triplice problematica.

Da una parte una dispersione del valore dei loghi (pompe bianche e privati operativi con propri marchi e/o in convenzionamento), con un ulteriore dato allarmante dato dall’indice di anzianità degli impianti e dal basso erogato.

Dall’altra, il costante ricorso al fenomeno illegale costituito dal dumping contrattuale, che si traduce in quello che abbiamo chiamato “caporalato petrolifero”, per il quale oltre il 60% della rete opera fuori dal quadro normativo di riferimento, applicando contratti non previsti dalla legislazione speciale di settore, operando la prima illegalità, madre di tutte le altre violazioni normative, fiscali e amministrative, perché una volta compiuto il primo passo nel territorio opaco dell’illegalità il resto viene da sé.

Dall’altra ancora, la permanenza di 7/ 8 mila impianti che sono quelli che andrebbero chiusi per incompatibilità e non vengono avviati allo smantellamento per i costi di bilancio di chiusura e di bonifica. Sono ancora operativi migliaia di impianti a ridosso di svincoli, semafori, incroci, rotatorie, sui marciapiedi, su aree senza la corsia dedicata di scarico merci.

Questi dati non mancano di riflettersi su una concorrenza selvaggia e su un’illegalità diffusa che giunge- secondo più fonti- ad oltre il 10% del fatturato di settore, vale a dire circa 4 miliardi l’anno.

Oggi il sistema, per i dati sopra esposti, rischia di saltare, scivolando giorno dopo giorno verso un’illegalità dilagante e complessiva.

Sarà per questo che il Presidente di Assopetroli Andrea Rossetti e i responsabili di EG Italia Guy Bickerstaffe e Leandro Venditti  hanno rilasciato a Staffetta Quotidiana due importanti interviste che riportiamo integralmente da Staffetta Quotidiana.

 

leggi l’intervista di Staffetta al Presidente di Assopetroli Andrea Rossetti

leggi l’intervista di Staffetta  Guy Bickerstaffe e Leandro Venditti