Con una nuova comunicazione Faib Fegica e Figisc hanno intimato ad EG di bloccare le proposte di revisione delle fidejussioni a garanzia dei pagamenti delle forniture.
La nuova iniziativa è da respingere al mittente in quanto viola le condizioni economiche e normative pattuite nell’ambito dell’Accordo del 17 luglio 2018.
Le Federazioni scrivono a EG “facendo riferimento a vostra comunicazione ….inviata a mezzo pec ai gestori vostra rete, con la presente sono a diffidarvi dal voler dare seguito e a sospendere immediatamente un’iniziativa che riteniamo unilaterale, non motivata, tecnicamente non realizzabile e non concordata, in piena ed aperta violazione dell’accordo sottoscritto nel luglio 2018.”
La pretesa di EG è, dunque, fondata sul nulla e addirittura paradossale. Infatti, se si considera che l’incipit della nota inviata ai gestori, e con la quale si chiede l’adeguamento delle fidejussioni, è “in ragione dell’attuale erogato” bisognerebbe dedurne che l’attuale garanzia fidejussoria- considerato che gli erogati hanno perso mediamente quote di mercato a doppia cifra – dovrebbe essere sì rivista, ma al ribasso. Un’azienda rimasta senza guida e senza interlocutori sta letteralmente sbarellando, esponendo i 1200 gestori a marchio a forti rischi di crisi aziendali, di cui si assumerà le responsabilità nelle sedi deputate.
Le Federazioni hanno richiesto un urgente e “ immediato confronto” su questa materia e sulle altre già oggetto di diffida riservandosi in tempi stretti “la facoltà di dare seguito a tutte quelle azioni che si rendessero necessarie, non da ultimo, uno sciopero di colore e altre azioni di rottura qualora si dovesse giungere a difficoltà nei rifornimenti ai punti vendita”