Faib, Fegica e Figisc scrivono una nota unitaria indirizzata al Direttore rete e al Responsabile business & pricing Italiana Petroli SpA denunciando la sofferenza delle gestioni dovuta a mancati riconoscimenti di crediti liquidi ed esigibili maturati nei confronti dell’Azienda, quali transazione carte aziendali, buoni carburante, note credito, proponendo la temporanea sospensione degli addebiti RID e del pagamento delle forniture saldate in Assegno circolare.
Le Associazioni contestano all’Azienda che nonostante le ripetute assicurazioni verbali, a tutt’oggi le partite Dare/Avere dei singoli Gestori registrano una totale assenza (da prima dell’inizio dell’anno) degli accrediti relativi al transato con carte Aziendali (ed assimilabili), ai buoni carburanti, ai conguagli, alle note di credito. Di contro, denunciano, l’Azienda ha continuato a procedere con addebiti (almeno fino ad un certo punto) delle fatture relative ai carburanti ritirati a Dicembre/Gennaio.
Nella missiva Faib, Fegica e Figisc lamentano che tale comportamento aziendale ha determinato e sta determinando una situazione di forte criticità finanziaria dei Gestori per uscire dalla quale non sono sufficienti le rassicurazioni e le iniziative estemporanee di qualche Gestore che, sua sponte, non onora il pagamento dei RID: è necessario che l’Azienda -fino alla “normalizzazione” della situazione (e con i tempi necessari ai Gestori per effettuare le quadrature) sospenda l’emissione dei pagamenti e consenta -ai Gestori che pagano le forniture con Assegno Circolare- di continuare a scaricare.
Inoltre viene contestato che alcune fatture relative a carichi del mese di Dicembre 2018, sono state inviate allo SDI -e da questi inoltrate ai Gestori- nel mese di gennaio 2019.
Come è noto -ed oggetto di una nostra comunicazione all’Agenzia delle Entrate- quelle fatture non saranno utilizzabili per chiudere l’Iva non essendo state consegnate entro il 31 dicembre e pertanto l’Iva non detratta potrà essere “spesa” alla scadenza del I Trimestre (16/5/2019)
Tale situazione -non imputabile ai Gestori – si denuncia nella nota – sommata ai mancati rimborsi di cui sopra, se non interverranno fatti nuovi genererà un aggravio di costi ed una maggiore esposizione finanziaria della quale l’Azienda dovrà farsi carico.
A fronte di queste difficoltà , Faib,Fegica e Figisc invitano pertanto Italiana Petroli ad assumere le iniziative di blocco dei pagamenti come inizialmente richiesto e fissare una riunione nel corso della quale condividere il percorso per definire le modalità attraverso le quali i Gestori potranno verificare l’esattezza del conto Dare/Avere e le modalità per il pagamento delle somme rilevabili a credito o a debito, e diffidano l’Azienda ad intraprendere ogni azione nei confronti dei Gestori che abbiano sospeso i pagamenti, così come ricorrere all’eventuale escussione di fideiussioni prestate a garanzia, potendosi ipotizzare l’indebito arricchimento da parte dell’Azienda ovvero danni da “procurato fallimento”.