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Prezzi, il Garante avvia controlli con Gdf e Mise. Faib: le tensioni sono conseguenti alla politica di inasprimento fiscale del Governo, dalle accise all'Iva

Il responsabile governativo per la sorveglianza dei prezzi, ha avviato, d’intesa con la Guardia di Finanza e gli uffici preposti del Ministero dello Sviluppo Economico, delle azioni ispettive sulla rete vendita per contrastare eventuali comportamenti speculativi a seguito dell’ aumento dell’Iva al 21%.
Secondo Mister Prezzi "Vanno tenute sotto controllo le dinamiche di prezzo che stanno interessando beni, prodotti e servizi dopo l`aumento dell`Iva. L’attenzione è massima in un momento di particolare tensione per la nostra economia. Tutelare i consumi è essenziale per la ripresa. L’attività di controllo ha l`obiettivo di individuare i settori nei quali i prezzi crescono in misura anomala o eccessiva rispetto al resto della distribuzione.” Sambuco annuncia che “Su tali settori partiranno subito le indagini in coordinamento con la Guardia di Finanza".
Il Garante anche annunciato un tavolo anti-speculazione al quale saranno invitati i rappresentanti delle principali Associazioni
di categoria interessate.
Nella nota – che giunge dopo mesi di silenzio e denunce delle associazioni dei gestori, che lamentano l’innalzamento dei prezzi dei prodotti petroliferi – non si fa nessun cenno – a proposito di dinamiche prezzi – all’aumento delle accise, 6 centesimi/lt, e al generale inasprimento fiscale che ha visto crescere la pressione sulle famiglie e sulle imprese al 45%. Così come si omette di dire che gli Enti Locali per compensare i maggiori tagli operati con la manovra di agosto opereranno verosimilmente inasprimenti dei tributi locali (dall’occupazione del suolo pubblico, a quelle sulle insegne, a quella sui rifiuti…) fino alle acque reflue, ai rifiuti speciali, ai diritti camerali pagati su un giro d’affari viziato dall’enorme peso della fiscalità…. Elementi che costruiscono “correttamente” il prezzo in quanto voci di costo che gravano direttamente sulle imprese di distribuzione carburanti.
Il tavolo ministeriale sarà per le associazioni dei gestori – una volta di più – l’occasione per rilanciare le proposte di liberalizzazioni del settore, da tutti giudicato oligopolistico e verticalmente integrato e ripresentare la proposta di libera la benzina.