Faib: scritta nuova positiva pagina nella vertenza Esso. Cadono gli alibi dei subentranti che si sottraggono al confronto sindacale.
Svolta nella vertenza degli impianti a marchio Esso. Dopo oltre quattro mesi di intense trattative, è stato siglato nella serata di ieri 17 luglio il nuovo Accordo economico e normativo tra Faib Fegica e Figisc e la EG, Eurogarages, il gruppo anglo indiano che si è aggiudicato il pacchetto più grande degli impianti della Esso italiana, circa 1.200 punti vendita.
La EG, contrariamente a quanto fatto da alcuni altri subentranti, come Petrolifera Adriatica Retitalia e Amegas, ha sempre rispettato e riconosciuto l’ Accordo Esso del 16 luglio 2014, operando all’interno del quadro normativo che regola il settore. In questo senso si era espresso il gruppo quando era stato interpellato dal Mise nell’ambito del tavolo di crisi della vertenza aperta dai gestori. È stato fin dall’inizio evidente la volontà del gruppo anglo indiano di operare all’interno del quadro legislativo, di affermare la propria presenza sul mercato della distribuzione carburanti italiana in modo corretto e coerente con un’ impostazione imprenditoriale di sviluppo, affrontando il nodo degli affidamenti degli impianti e del trattamento economico nell’ambito del confronto con i sindacati dei gestori.
“Il nuovo Accordo, ha detto il Presiente della Faib Martino Landi, è il frutto di un lavoro intenso e complesso che ha visto coinvolti i gruppi dirigenti dei comitati di colore delle tre Federazioni. Faib Fegica e Figisc hanno trovato un interlocutore duro e ostinato, ma hanno saputo interpretare i tempi nuovi e indicare una strada di diritti e tutele per i gestori a marchio Esso, declinando nuove opportunità imprenditoriali per la categoria in una fase storica di forte destrutturazione. Il nuovo Accordo contiene molti elementi innovativi e dà risposte positive alla complessa e durissima vertenza in atto con gli altri subentranti nella proprietà degli impianti Esso. Negoziare e concludere Accordi con la rappresentanza dei gestori, oltre ad essere un obbligo legale ai fini del trattamento economico e normativo, non solo è possibile ma auspicabile da un punto di vista strettamente imprenditoriale. L’illegalità a tutti i livelli non paga ed è una scelta miope e di corto respiro, come dimostrano alcuni casi finiti in tribunale. Avere una rete perennemente in agitazione, con scioperi e vertenze significa consegnarsi ad una prospettiva di contenzioso che certo non facilita la partnership con le gestioni.”
“La nuova intesa- ha aggiunto Stello Bossa, Vice Presidente della Faib e gestore EG- rilancia il ruolo del gestore nel garantire un servizio agli automobilisti, in un’ ottica di ristrutturazione della rete in prospettiva europea. Inoltre rafforza alcuni strumenti di welfare come il Cipreg e la concertazione. Sono stati anche introdotti strumenti di tutela per gli operatori su impianti con minori erogati. E’ un accordo equilibrato che riconosce le ragioni di ciascuno.”