Si è svolta ieri a Roma la riunione del comitato di colore Eni a cui ha partecipato una folta rappresentanza di gestori e funzionari Faib, espressione di tutto il territorio nazionale.
Dopo le relazioni introduttive del Presidente Nazionale Faib, Martino Landi e del Responsabile Nazionale di colore Franco Iorio, che hanno evidenziate tutte le problematiche relative alle gestioni rispetto alle nuove politiche commerciali che l’azienda sta mettendo in atto, si è svolto un approfondito ed ampio dibattito.
Dagli interventi sono emerse forti critiche al comportamento dell’azienda che puntualmente disattende, con le nuove iniziative, gli accordi siglati il 29 luglio 2009, il 25 novembre 2010, oltre a quello della viabilità autostradale del 12 Aprile 2011.
Gli intervenuti hanno denunciato che ciò sta mettendo in grave situazione di sofferenza tutte le gestioni a marchio. I gestori Eni hanno lamentato il comportamento scorretto e le inadempienze che vengono registrate su tutto il territorio nazionale.
In particolare sono stati denunciati i meccanismi della determinazione dei prezzi differenziati che vengono applicati all’interno dello stesso bacino di utenza e le azioni di pricing che portano fuori mercato molti gestori rispetto ad altri colleghi dello stesso marchio. Ciò fa registrare situazioni di sofferenza che minacciano di portare al fallimento tante gestioni.
Al centro di molte critiche la politica dei prezzi, con l’aumento del differenziale del prezzo servito rispetto al fai da te, che ha comportato un innalzamento del prezzo di riferimento. Questa scelta ha indotto l’azienda ad intervenire con politiche di sconto più aggressive chiedendo il contributo alle gestioni per alimentare la guerra dei prezzi e degli sconti, con dei listini di riferimento gonfiati, illudendo i consumatori di conseguire facili risparmi.
Dall’incontro è emersa la volontà di contrastare queste iniziative che vanno ad aggredire e a logorare il margine esiguo dei gestori che con fatica è stato conseguito con la firma delle ultime intese.
In questo senso è stato individuato un ventaglio di iniziative da intraprendere nei prossimi mesi, proclamando lo stato di agitazione, recependo le istanze avanzate dalla base associativa.
Le iniziative ipotizzate saranno portate al confronto con il coordinamento unitario Faib- Fegica per condividerle e calendarizzarle.