Con una doppia nota il coordinamento unitario dei gestori Faib – Fegica ha contestato ad Eni le inadempienze aziendali sia per gli accordi sulla rete ordinaria, del 28 luglio 2009 e del 25 novembre 2010, sia per l’accordo per i Gestori della rete autostradale, del 12.4.2011.
Nella nota inviata per la rete ordinaria Faib e Fegica dopo aver premesso che “appreso che codesta azienda sta inviando una comunicazione ad alcune centinaia di Gestori a marchio Eni con la quale formalizza la propria volontà di avvalersi della clausola di recesso…”, scrivono che “Facendo seguito alle comunicazioni sottoscritte da Faib e Fegica rispettivamente il 4.8.10 ed il 2.4.10, nonché a quella congiunta del 31.5.10, …considerano nulle, in fatto e in diritto, le comunicazioni aziendali ai Gestori avuto riguardo il mancato raggiungimento dei traguardi fissati e, conseguentemente, l’applicazione della suddetta clausola di recesso contrattuale, contestandone, in nome e per conto dei Gestori ad esse associati, integralmente il contenuto.”
Faib e Fegica contestano la nota aziendale ed evidenziano “… tutti i rilievi circa le inadempienze di cui l’azienda stessa è responsabile in ordine all’applicazione dell’Accordo del 28.7.09 per la parte specificatamente riguardante la clausola di recesso(…) oltre a quelle, non meno gravi, di carattere più generale (regolamentazione del diritto di prelazione; impegno a stipulare polizze assicurative a favore della sicurezza delle gestioni; parificazione del trattamento Cipreg per i gestori degli impianti di proprietà di retisti convenzionati; violazione del principio “erga omnes” delle pattuizioni discendenti dalla stipula degli Accordi interprofessionali di colore che impedisce di godere dei previsti benefici economici un numero rilevante di gestori degli impianti di proprietà di retisti convenzionati).
Faib e Fegica rilevano che “…l’azienda non ha ritenuto di suo interesse né aprire il confronto più volte sollecitato dalle scriventi, né correggere in alcun modo la politica di “prezzi personalizzati”, disattendendo in questo modo anche gli impegni assunti con il successivo Accordo del 25.11.10, modificando sensibilmente il contesto all’interno del quale era stata sottoscritta la citata Intesa del 28.7.09…”.
Infine Faib e Fegica confermano “ la manifesta inammissibilità di applicazione dell’Accordo per la parte riguardante la cosiddetta “facoltà di recesso” anche per l’anno 2011” tenuto conto che “la contestazione sopra avanzata è motivata da fatti, causa e ragioni tutte riconfermate anche per l’anno in corso”.
Nella nota riguardante la rete autostrade Faib e Fegica hanno denunciato che “a tutt’oggi, Eni non ha inteso provvedere a dare corso agli impegni … assunti.”
Faib e Fegica evidenziano nella nota che l’Azienda non ha provveduto a “ liquidare i benefici economici concordati in ordine agli aumenti, alle somme della “vacatio contrattuale” e delle sofferenze…“.
Il coordinamento unitario denuncia che “ Tale situazione di indeterminatezza e di continua dilazione nell’applicazione degli accordi, non fa che acuire lo stato di disagio e aumentare le sofferenze che si sono determinate e si determinano anche in relazione all’andamento delle vendite…”.
Il coordinamento unitario conclude la nota con l’invito ad adempiere agli impegni sottoscritti.