Non accenna a diminuire l’interesse della Regione Toscana per la cessione degli impianti Esso.
L’Assemblea Regionale mostra sempre più interesse per lo scontro in atto tra i gestori Esso e Petrolifera Adriatica.
Nelle settimane scorse c’era stata la Conferenza Stampa dell’Assessore alle Attività Produttive della Regione, Stefano Ciuoffo, e del Consigliere Regionale PD, Marco Niccolai, tenuta insieme ai Rappresentanti di Faib Confesercenti e Figisc Confcommercio.
Ora il Gruppo PD della Regione ha inserito nell’odg dell’Assemblea Regionale una mozione “in merito alle prospettive della rete degli impianti di distribuzione carburanti per autotrazione”.
L’esame dell’atto, previsto per la prossima riunione attesa, con tutta probabilità, per metà settembre, va di pari passo con l’impegno della Giunta ad “attivarsi in Conferenza Stato-Regioni per un Tavolo di consultazione sulle problematiche del mercato petrolifero, in seguito alla cessione di pacchetti di impianti di distribuzione, tramite il modello grossista”.
La questione ha infatti rilevanza politica generale perché impatta con il servizio alla mobilità, diritto essenziale dei cittadini, e con la necessità del presidio del territorio e delle aree interne più svantaggiate, oltre che riflessi occupazionali non indifferenti.
La stessa Regione aveva anche sollecitato il Governo a monitorare lo stato del settore alla luce del disimpegno di alcune grandi Compagnie.
La mozione presentata chiede all’Esecutivo Regionale di “monitorare con attenzione il processo relativo alla cessione degli impianti di distribuzione ed a valutare, con le Associazioni di Categoria del settore, le possibili evoluzioni”.
Sulla questione, il MiSE, che è già intervenuto, per ricomporre la vertenza sul branded wholesaler, si è ripromesso di riunire gestori e retisti intorno a un tavolo entro settembre, come annunciato dalla Vice Ministro Teresa Bellanova.
Nel frattempo Faib, Fegica e Figisc hanno fissato per giovedì, presso la sede Confesercenti Nazionale a Roma, la Riunione unitaria dei gestori Esso ceduti a Retitalia e Petrolifera Adriatica di Toscana, Veneto, Abruzzo, Trentino, Marche e Friuli Venezia Giulia, al fine di fare il punto sulla vertenza e valutare ulteriori iniziative da intraprendere.