Con 146 voti a favore e 113 contrari il Governo ha ottenuto al Senato la fiducia sul DDL Concorrenza. Il Provvedimento, alla quarta lettura, è diventato Legge dopo numerosi stop and go. Oggi i Senatori presenti in Aula erano 263 mentre 259 i votanti. Il Provvedimento è dunque passato con uno scarto di soli 33 voti.
Il DDL, che avrebbe dovuto essere annuale, collegato alla Finanziaria del 2015, viene varato dall’Esecutivo a febbraio di quell’anno, e vede il primo ok di Montecitorio nell’autunno 2015. Poi il testo viene trasmesso in Senato che lo approva a maggio di quest’anno, cioè dopo 1 anno e sette mesi. Il Provvedimento, modificato in diverse parti, torna così alla Camera dove a giugno scorso, viene approvato con ulteriori modifiche per poi tornare al Senato ottenendo la fiducia finale di oggi.
Soddisfazione per il lavoro svolto giunge da Faib che, con il suo Presidente Landi, afferma “dopo tanti anni abbiamo finalmente una Legge che potrà accelerare i processi di ristrutturazione della rete, un obiettivo perseguito dalla Categoria da tanti anni. Ora dovranno essere dismessi gli impianti pericolosi, quelli non a norma con le norme ambientali e quelli incompatibili con la sicurezza del Codice della Strada che dovranno essere smantellati e bonificati. Si tratta di chioschi, privi di sede propria, ricadenti su incroci o curve, ormai quasi abbandonati dai gestori tradizionali e convertiti abusivamente in impianti completamente self, talvolta affidati a operatori irregolari sotto diversi profili. La nuova Legge, a lungo inseguita dalla Categoria, offre dunque l’opportunità di innescare un ciclo virtuoso di chiusura di vecchi impianti, abbondantemente sotto la media europea degli erogati, e allo stesso tempo di avviare un processo di ammodernamento. Purtroppo arriva – conclude Landi – con grande ritardo, mentre il mondo petrolifero è in piena destrutturazione e le grandi Compagnie prendono il largo dall’Italia. L’auspicio è che tutti insieme si sappia cogliere l’occasione offerta tardivamente dal legislatore e si possano ricreare le condizioni di redditività per gli attori del settore, tagliando la mala pianta del parassitismo che stava infestando la distribuzione carburanti.”