Faib, Fegica e Figisc sono nuovamente intervenute unitariamente verso Petrolifera Adriatica con una nuova denuncia per reiterata violazione della Normativa speciale di settore e degli Accordi collettivi vigenti e una diffida ad adempiere. La nota è stata inviata oltre che all’AD della Petrolifera anche al Direttore Generale del MiSE Dialuce e all’Ing. Del Bianco della Esso Italiana.
Le Federazioni dei gestori, ancora una volta, richiamano “il quadro normativo di riferimento, generale e speciale di settore, relativo alla distribuzione dei carburanti” che “prevede – d.lgs. 32/1998, Legge 57/2001, Legge 27/2012 – che i rapporti normativi ed economici fra i titolari di autorizzazione/fornitori ed i gestori di impianti di distribuzione dei carburanti siano necessariamente regolati nell’ambito di Accordi collettivi di tipo interprofessionale ovvero aziendale, stipulati con le scriventi Federazioni, nella loro qualità di Associazioni di Categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale.”
Le Associazioni denunciano le pressanti richieste “ai gestori degli impianti che la medesima Azienda ha da poco tempo acquisito dalla Esso Italiana S.r.l. in Toscana” per sollecitare “la loro individuale adesione a condizioni economiche e normative che derogano peggiorandole in modo rilevante quelle previste dagli Accordi collettivi vigenti, con particolare ma non esaustivo riguardo all’Accordo aziendale da ultimo sottoscritto in data 16.07.2014, valido ed efficace per tutti i gestori dei punti vendita di viabilità ordinaria a marchio Esso.”
Faib, Fegica e Figisc rimarcano che tale “comportamento illegittimo di Petrolifera Adriatica viene quindi reiterato, nonostante sia già stato segnalato e contestato in precedenza a codesta Azienda dalle Federazioni con nota del 28 novembre 2016 Prot. N° 5607.11.2016 riguardo agli impianti acquisiti nelle Regioni Abruzzo e Marche e nonostante Petrolifera Adriatica S.p.A. sia stata messa a conoscenza, preventivamente dalla Società cessionaria, delle condizioni contrattuali praticate ai singoli gestori, in forza dei richiamati Accordi collettivi e dei criteri di formazione dei prezzi in essi definiti.”
I Presidenti di Faib, Fegica e Figisc, dopo aver richiamato alcuni casi specifici, sottolineano che “si tratta, come appare del tutto evidente, di una serie di comportamenti (deroga in pejus delle condizioni economico/normative definite dagli Accordi collettivi vigenti; imposizione di condizioni di prezzo discriminatorie e non competitive), tanto ciascuno singolarmente assunto quanto nel loro insieme complessivo, che – oltre a cagionare un danno economico rilevante e ingiusto ai gestori interessati – integrano abuso di dipendenza economica, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 9 della Legge 18 giugno 1998, n. 192, così come richiamato dalla già citata Legge 27/2012.”
I Sindacati dei gestori alla luce dei fatti contestati “intimano e diffidano in modo ultimativo Petrolifera Adriatica S.p.A., anche in nome e per conto dei singoli gestori loro associati, a dare corretta e puntuale applicazione agli Accordi collettivi vigenti, oltreché ad interrompere immediatamente tutti i comportamenti a più riprese denunciati dalle medesime scriventi posti in violazione degli Accordi e della Normativa sopra citata e a danno dei gestori” riservandosi di “assumere, senza ulteriore avviso o comunicazione, ogni iniziativa, in tutte le sedi ritenute competenti, tesa a tutelare i loro interessi in ogni modo violati, nonché a chiedere il ristoro dei danni subiti e subendi.”
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