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Mse, nuova commissione prezzi: Faib, altro doppione per alimentare il prezzificio. Bene proposta borsa europea

La proposta del Sottosegretario allo Sviluppo Economico On. Stefano Saglia, in merito alle questioni sollevate dalle associazioni dei consumatori sulla dinamica dei prezzi, di istituire una nuova commissione, per studiare l’andamento dei prezzi, suscita perplessità.
La dichiarazione del Sottosegretario che “Dalla prossima settimana (questa settimana, ndr) avremo la commissione per la valutazione delle dinamiche dei prezzi dei carburanti”, secondo il quale sarebbe pronto il decreto per la costituzione della commissione di valutazione delle dinamiche dei prezzi dei carburanti che dovrà poi essere firmato dal ministro Romani in settimana, lascia perplessi.
“La Faib, pur apprezzando lo sforzo e il fine della proposta, all’insegna della massima trasparenza, non può non sottolineare come sull’argomento c’è una vera e propria inflazione di organismi competenti.
Non si può non ricordare che sull’argomento – istituzionalmente – vigila già il Garante dei prezzi, che è stata costituita la Commissione straordinaria Prezzi del Senato, che opera da anni l’Osservatorio Prezzi del Ministero e quello dell’Unioncamere (oltre alle commissioni parlamentari competenti) e che è operativo il tavolo petrolifero incaricato di individuare le linee per la riforma petrolifera.”
La Faib condivide l’obiettivo illustrato dal Sottosegretario di tracciare sistemi chiari e condivisi di rilevazione statistica dei prezzi e dei valori di riferimento, in scala europea ed internazionale. E’ infatti in quella visione che bisogna operare per comprendere l’esatta dinamica dei prezzi che riguarda tutti i paesi europei, che confermano dato comune a UE a 27 e coerenza nella dinamica dei valori nel medio periodo rispetto al Platt’s. Abbiamo più volte rilevato che il confronto con l’Europa mostra come il prezzo Italia sia in linea con quello degli altri paesi a uguale incidenza fiscale e si collochi, nelle ultime settimane, al 10 posto in Europa per il prezzo della benzina e al 7 per il gasolio. E’ stato inoltre registrato come paesi europei leader, quali Germania e Regno Unito, da sempre considerati modelli di efficienza risultano più cari dell’Italia per il prezzo della benzina e del gasolio, nonostante abbiano una rete carburanti con un numero di impianti inferiore di oltre la metà ed un erogato medio di oltre il doppio rispetto a quello italiano. In questa analisi non va neanche trascurato che nelle ultime settimane i prezzi rilevati sono sempre stati inferiori al prezzo ottimale, secondo primari ed indipendenti centri studi economici.
Riteniamo molto utile la proposta del Sottosegretario di proporre “al consiglio Europeo dell’Energia la costituzione di una borsa europea del petrolio” proprio perché riteniamo che è in quella sede che occorre intervenire per stabilire criteri oggettivi e parametri di riferimento. Faib infine condivide la considerazione svolta dall’On. Saglia che “Il Governo sta dimostrando la massima attenzione e il massimo impegno nei confronti del problema dei prezzi dei carburanti. Si tratta di una riforma strutturale che deve essere condivisa con tutti gli attori della filiera. È normale incappare in rallentamenti durante il percorso. Le polemiche sollevate dalle Associazioni dei consumatori sono dunque del tutto strumentali”.