Si è svolta a Roma, nella sede della Confesercenti, la riunione unitaria dei Comitati di Colore Api-Ip di Faib, Fegica e Figisc per fare il punto sull’applicazione dell’Accordo del 24 giugno.
Come si ricorderà, le Associazioni sindacali firmatarie dell’intesa hanno ripetutamente denunciato le modalità attuative messe in atto dall’Azienda e lo stato di avanzamento degli impegni assunti in sede di sigla dell’Accordo.
Le Associazioni chiedono di correggere le distorsioni denunciate, il rispetto dei tempi e dei modi con i quali Api-Ip si è impegnata a liquidare i cali, contrariamente a quanto afferma l’Azienda che ha sempre sostenuto di rispettare gli impegni sottoscritti.
La tesi aziendale è stata clamorosamente smentita dagli interventi dei gestori a marchio presenti alla riunione in rappresentanza delle varie aree geografiche del territorio e responsabili dei Comitati sul territorio che hanno testimoniato il mancato rispetto degli impegni presi su diversi aspetti dell’Accordo: dalla politica dei prezzi che la Compagnia impone ai gestori, mediamente più alta di diversi centesimi rispetto a quella dei suoi competitor, ai ritardi cronici dei conguagli pricing, all’opacità dei conteggi dare/avere che determina trattenute arbitrarie, alla riduzione de facto del contributo sconto, al mancato adeguamento del contributo Cartamaxima.
L’Assemblea unitaria dei gestori, alla luce di quanto esposto, ha denunciato la volontà della Compagnia di far pagare ai gestori le proprie inefficienze, ed ha deliberato lo stato di agitazione proponendo iniziative di protesta mirate, compreso il recupero delle somme non contabilizzate e non riconosciute, riservandosi eventuali azioni legali a tutela dei diritti dei gestori, all’indomani di un ultimativo incontro in calendarizzazione.
Leggi il Comunicato unitario