Nella sede romana di Esso si è svolto l’incontro tra le delegazioni territoriali della Faib Calabria e Sicilia, accompagnate dal Presidente Nazionale Landi, e la Esso italiana sul controverso tema del “modello grossista” con cui Esso sta trasferendo a “pacchetto” a retisti i punti vendita della propria rete .
Al Tavolo dell’incontro erano presenti i Presidenti Regionali Ferruccio Schiavello (Faib Calabria) e Stello Bossa (Faib Sicilia), la Presidente Provinciale di Palermo Francesca Costa e il Direttore Faib Calabria Rosario Antipasqua, accompagnati dal Presidente Nazionale Faib Martino Landi, mentre la Esso italiana era rappresentata dal Retail Sales Manager Dr. Ugo Corridi e dall’Area Manager Dr. Alfonso Prestigiacomo.
L’Associazione di Categoria ha ancora una volta ribadito in modo chiaro e con dati di fatto che l’operazione condotta dalla Esso è fortemente lesiva degli interessi delle gestioni e in tal senso hanno espresso le fortissime preoccupazioni della Categoria ed evidenziato i casi già registrati di forte peggioramento delle condizioni nelle realtà dove il “modello grossista” è stato già realizzato.
Faib ha rimarcato, dunque, che il “modello grossista” espone i gestori ad una mancanza di tutele e di riconoscimento di diritti previsti dagli accordi economici sindacali in essere tra Associazioni sindacali e Compagnia.
La delegazione Faib ha insistito sul fatto che il “modello grossista” sta già dimostrando, nelle Regioni in cui è stato realizzato, tutti i limiti e i peggioramenti delle condizioni economiche ed operative, riversando sui gestori, anello debole della catena, tutte le contraddizioni di un modello che tende a comprimere la redditività delle gestioni attraverso l’aggiramento delle norme di settore e l’evasione delle condizioni contrattuali previste dalla normativa vigente. Il “modello grossista” in altre parole rappresenta la negatività di un sistema che tende a marginare e a fare profitti non certamente su una maggiore competitività e sul rispetto delle regole ma al contrario stressando le condizioni operative e portando alla fame i gestori.
Faib dopo aver illustrato le pesanti negatività per la Categoria, scaturenti dall’applicazione del “modello grossista”, ha rimarcato in tutta chiarezza e nettezza che l’operazione innescata dalla Esso italiana non tiene conto delle norme e delle Leggi della Repubblica italiana che prevedono la possibilità di riscatto dei punti vendita da parte dei gestori.
Faib ha sottolineato che questa possibilità – prevista espressamente dal legislatore – è stata negata ai gestori Esso. Inoltre, come già richiamato, pur senza scendere in casi particolari – che non mancano per evidenza e molteplicità – ha evidenziato che i nuovi soggetti (retisti) che subentrano non offrono alcuna garanzia di rispetto e applicazione delle condizioni contrattuali in essere, ponendosi nell’immediato futuro nella posizione di non voler ridiscutere con le Associazioni di Categoria il rinnovo degli accordi previsti dalla Legge, preferendo in modo scandaloso proseguire nella contrattazione one to one, in barba alle Leggi dello Stato.
A fronte di questo scenario, la delegazione Faib ha chiaramente detto di rivendicare la piena attuazione del dettato normativo e di essere pronta, laddove necessario, ad una battaglia sia sindacale che legale atta a tutelare i diritti che spettano ai gestori associati.
Faib ha contestato che possano essere fatte passare per “nuovo” e tanto meno per “futuro” pratiche involutive e lesive dei diritti dei gestori sanciti dalle Leggi. Semmai il Sindacato contesta il ritorno a politiche padronali che vogliono estromettere la Categoria dal ruolo che in decenni e decenni, con sacrifici, è stato costruito e che oggi rappresenta il lavoro e il sostentamento delle famiglie dei gestori.
Il Dr. Corridi ha chiaramente ribadito il concetto che la Esso continuerà in questo programma di cessioni a pacchetto a “modello grossista”, sottolineando che nelle cessioni di ramo d’Azienda vengono rispettate, almeno da Esso, tutte le condizioni e obbligazioni previste dalla Legge tra cui, anche, il passaggio al nuovo soggetto acquirente dell’accordo economico sindacale in essere e che il mancato rispetto di tale obbligazione da parte del retista merita certamente azioni di protesta e legali da parte delle Associazioni sindacali.
Corridi ha ribadito che la Esso non abbandonerà il mercato italiano ma che continuerà ad essere presente tramite un nuovo e diverso modo di fare business appunto tramite il modello grossista.
Faib ha chiaramente informato il Dr. Corridi che il Sindacato intende portare avanti le proprie rivendicazioni espresse, riservandosi di valutare le azioni più opportune, nessuna esclusa, da mettere in atto nelle realtà dove il “modello grossista” si è realizzato, informando che a breve i gestori Esso della Calabria e della Sicilia afferenti alla Faib si riuniranno in Assemblea per programmare iniziative di carattere sindacale, come proteste e scioperi, e, laddove ritenuto dai gestori, singoli od associati, necessario ed opportuno, di carattere esclusivamente legale.