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Presa di posizione dei gestori Faib di Calabria e Sicilia su cessione impianti da parte di ESSO

esso_impiantiI gestori Esso di Faib Calabria e Sicilia rilanciano la questione del diritto di prelazione in caso di vendita degli impianti di colore della Compagnia. Lo fanno con una nota alla Esso, che fa seguito ad interventi mirati nella stessa direzione da parte  delle Federazioni nazionali verso la Compagnia, ripetuti in diverse occasioni, anche separatamente.
I colleghi di Calabria e Sicilia richiamano l’art. 17 comma 13 della Legge 27/2012 e i sacrifici di migliaia di gestori che hanno condotto gli impianti per anni, e in  tanti casi per  decenni, con sacrificio, abnegazione e professionalità.
Nella nota i gestori denunciano che non possono essere ceduti “nell’affare” da Esso come una merce di scambio, senza garanzie di rispetto per gli accordi sottoscritti in virtù di norme di Legge. Si chiede il rispetto della vigenza delle norme speciali di settore in uno stato di diritto.
Questioni che sono fortemente presenti sul Tavolo di confronto per il rinnovo dell’accordo economico normativo tra le Federazioni nazionali dei gestori e la Compagnia.
Come già ribadito in altre occasioni il Sindacato è unito nel contrastare quanti immaginano di muoversi in una specie di terra di nessuno e i colleghi di Calabria e Sicilia bene hanno fatto a ribadire ancora una volta la questione.

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La nota di Faib Calabria e Sicilia

Care colleghe e cari colleghi,
nei giorni scorsi ci siamo attivati per inoltrare alla Esso Italiana srl e per conoscenza alla Faib Nazionale una nota con la quale si chiede, considerate le ormai chiare intenzioni di vendita della rete, vedi per ultima la cessione degli impianti della Regione Toscana, il RISCATTO degli impianti da noi gestiti.
Crediamo sia venuto il momento di rivendicare le nostre ragioni e i nostri diritti, per di più sancinti dalla Legge della Repubblica Italiana e nel caso specifico dal D.L. 24/01/2012 n. 1 convertito in Legge il 24/03/2012 n. 27 art. 17 comma 13.
Siamo disposti a tutto pur di difendere il nostro posto di lavoro, la nostra dignità e il futuro delle nostre famiglie.
Non possiamo essere ceduti “nell’affare” da Esso come fossimo una merce di scambio senza anima.
Non possiamo essere ceduti senza che la Esso ponga ai nuovi acquirenti basi e garanzie per il futuro dei gestori.
Non possiamo essere ceduti dalla Esso a chi subito dopo non riconoscerà neanche una delle conquiste ottenute in decenni di lotte e sacrifici.
Allora care colleghe e cari colleghi è venuto il momento di dire basta e per questo c’è bisogno di ogni uno di voi, nessuno escluso.
Per tale motivo, nei giorni che verranno, vi chiediamo di starci vicino, con forza e coraggio per difendere ciò che di più dignitoso abbiamo dopo la famiglia, il NOSTRO LAVORO e Il NOSTRO RUOLO PROFESSIONALE.
E’ arrivato il momento di stare insieme e uniti nel nome di Faib e dell’associazionismo che ci renderà forti nel difendere le nostre aziende.

FAIB-CALABRIA