Vai al contenuto
Home » Accordo Eni: considerazioni e valutazioni

Accordo Eni: considerazioni e valutazioni

Gli elementi salienti e caratterizzanti del verbale di accordo del 25 novembre 2010 tra Eni e organizzazioni di categoria Faib, Fegica e Figisc possono essere riassunti in una duplice lettura, una tecnica, normativa ed economica e l’altra politco-sindacale.
Partendo da quest’ultimo aspetto possiamo sottolineare che:
– Viene recuperato con la compagnia un rapporto dialettico e costruttivo superando quelle contrapposizioni che ci avevano visti, nell’ultimo anno, scontrarci in modo durissimo, a causa di scelte aziendali unilaterali.
– C’è stata condivisione della nuova politica commerciale, dalla quale discende l’esigenza di regolamentare con un nuovo accordo i rapporti economici e normativi con i gestori.
– Registriamo l’abbandono e la disdetta delle condizioni che regolamentavano le vendite nella modalità “Iperself”, tanto criticate e alla base di tutte le contestazioni degli ultimi anni. Con Iperself l’azienda, di fatto, si era riappropriata, per 15 ore al giorno, delle vendite in somministrazione, limitando in modo drastico l’autonomia delle gestioni.
– Viene riconfermata la centralità del gestore, mettendo in atto interventi mirati a valorizzare il servizio, con promozioni ad hoc, e riportando l’interesse verso il prezzo competitivo durante l’orario di apertura con la presenza del gestore, valorizzandone il ruolo imprenditoriale.
– Si dichiara la disponibilità dell’azienda a monitorare costantemente variazioni di situazioni di mercato derivate dalle nuove iniziative commerciali, rispetto alle modalità di vendita previste da questa intesa, a tutela di coloro che potrebbero vedersi penalizzati da migrazioni di erogati e aumenti di voci di costo in assenza di ritorni economici. L’obiettivo prioritario rimane quello di incrementare i margini attuali a favore dei gestori, mantenendo in equilibrio il conto tra costi e ricavi.
– C’è la riconferma del principio di parità dei prezzi di cessione dei prodotti agli impianti appartenenti allo stesso segmento di rete, insistente nel medesimo bacino di riferimento, e alle condizioni di mercato esistenti al momento di ogni singolo rifornimento del gestore.
– Si può registrare, su questa rinnovata intesa, la ricomposizione dell’unità sindacale, che aveva visto una forte contrapposizione proprio sulle relazioni con l’ azienda. Oggi, grazie al lavoro di tutti, possiamo prendere atto, con soddisfazione, del superamento delle divisioni, anche grazie alla firma separata di Fegica sull’accordo Eni del 2009, e sottolineare nuove comuni sensibilità. E’ stato ricompattato il fronte nell’interesse non solo dei gestori Eni , ma di tutta la categoria.
 Sotto il profilo economico e normativo, nel dettaglio la nuova intesa prevede:
– Una rivisitazione dei costi delle transazioni della carte di pagamento Multicard verso un ‘omogeneizzazione con le altre esperienze.
– L’immissione sul mercato di strategie di fidelizzazione con nuovi buoni elettronici a costo zero per i gestori.
– L’adeguamento alla normativa sulla direttiva europea sui pagamenti Rid.
– Una rimodulazione del pricing tra la modalità “servito” e la modalità “fai da te”, la ridefinizione dello sconto per la modalità di rifornimento iperself,”;
– L’attuazione di campagne di sostegno della modalità “servito”, in coerenza con lo sviluppo delle attività non oil.
– L’incentivazione dei prodotti “premium”;
– L’equiparazione del contributo CIPREG tra Gestori della compagnia e quelli in regime di convenzione.
Si tratta, in definitiva, di una buona intesa che rilancia la centralità negoziale nella strategia aziendale e rimette sul binario della concertazione le politiche di sviluppo.