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Accordo Eni DHL, si arricchisce la proposta non oil sulla rete carburanti. Faib, Landi: un fatto molto positivo

eni_dhlDopo il positivo test con DHL si allarga la proposta di attività non oil presente sulla rete Eni.
L’iniziativa di ospitare il leader market della logistica e movimentazione corrispondenza sulle aree di servizio di Eni sarà estesa a livello nazionale.
Conosce un balzo positivo, dunque, la collaborazione tra Eni e DHL per la gestione sulle aree carburanti dei servizi di gestione del corriere per corrispondenza e pacchi.
Si tratta di un ulteriore implementazione dei servizi e delle attività a disposizione dei gestori a favore della clientela. Le nuove isole di servizio DHL saranno individuate sulla base della location, del valore strategico legato alla mobilità e alla presenza di attività già in essere di non oil.
Positivo il giudizio di Faib. Il Presidente Martino Landi commenta “Finalmente qualche cosa di innovativo si intravede sulla rete carburanti. L’accordo tra Eni e DHL va nella giusta direzione. Abbinata alla tradizionale offerta del carburante si possono offrire altri servizi utilissimi per i consumatori clienti che possono utilizzare la propria stazione di servizio come punto di appoggio per spedire pacchi e soprattutto per riceverli, proprio in un momento in cui gli erogati stentano a riprendere la spinta. L’iniziativa allarga il mercato delle stazioni di servizio portando nuovi clienti sulle aree. In questo modo si evita al corriere la consegna a domicilio e al tempo stesso al consumatore l’impellenza noiosa e complicata di  farsi trovare in casa al momento della consegna. La sinergia tra Eni e DHL semplifica i flussi di consegne, riduce i costi di trasporto e velocizza i tempi di recapito. L’accordo arriva in un momento di grande espansione del fenomeno delle consegne a domicilio di piccole spedizioni grazie alla sempre maggiore propensione dei consumatori di fare acquisti su internet. Ci auguriamo che l’iniziativa che ha già dato ottimi risultati nella fase sperimentale possa contribuire a rilanciare quel non oil che in Italia stenta a decollare con l’augurio che la strada intrapresa possa svilupparsi anche in altre idee idonee a valorizzare i servizi e il ruolo del gestore, che sempre di più ha bisogno di diversificare l’offerta seguendo il  modello europeo.”