Dal 16 marzo al 30 settembre 2016 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli si può visitare la mostra: “Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei”
Dopo il successo riportato al Palazzo Reale di Milano, la mostra arriva al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e agli Scavi di Pompei. Impreziosita da ulteriori prestiti, racconta la natura nei suoi vari aspetti in stretto rapporto con l’intervento dell’uomo. Comporre giardini era una vera arte, con le pareti affrescate e gli oggetti che arredavano gli ambienti.
A Pompei, tutto questo è finalmente percepibile, in un nuovo itinerario di visita con tappa in sei domus in cui sono stati ripristinati gli antichi giardini. Anche i cortili interni del Museo di Napoli tornano a fiorire, con una nuova sistemazione del verde ispirata al mondo romano.
Il paesaggio, Il giardino incantato, La natura coltivata dono degli dèi, Lo spazio della natura, La natura come segno e Natura Morta sono i temi illustrati da più di 100 reperti archeologici esposti nella grandiosa Sala della Meridiana al Museo di Napoli e nella Piramide allestita nell’Anfiteatro di Pompei.
Orario: aperto tutti i giorni, dalle 9.00 alle 19.30 (ultimo ingresso alle 19.00). Chiusura settimanale: martedì.
“La forma del dialogo. Bruno Ceccobelli e le icone della collezione classense”. Dal 3 aprile al 30 ottobre 2016 al Museo Nazionale di Ravenna
La Collezione delle icone del Museo Nazionale di Ravenna è formata da quasi duecento dipinti su tavola e circa 80 opere iconiche, provenienti, con rare eccezioni, dalla raccolta dei padri camaldolesi di Classe costituitasi nel Settecento. Tra i dipinti della collezione sono presenti molte icone databili tra il tardo Trecento e il Settecento: alcune provengono direttamente dal mondo slavo, altre traducono in un nuovo stile iconografie di stretta osservanza ortodossa, mentre la maggior parte è legata alla scuola sorta nell’isola di Creta, dal 1204 dominata da Venezia.
Orario: martedì-domenica 8.30-19.30.
Ai Musei Reali di Torino dal 19 luglio all’8 settembre 2016 si può visitare la mostra: “Venere incontra Venere”
Come due “gemelle diverse” ma profondamente unite, le due Veneri di Botticelli si specchiano una nell’altra in “Venere incontra Venere”, una contenuta ma eccezionale mostra-confronto. Si tratta di due opere ispirate alla dea che Botticelli dipinse con la collaborazione della sua bottega. Oltre alla celebre “La nascita di Venere” (conservata agli Uffizi di Firenze), il maestro ne realizzò altre, di cui solo tre giunte fino a noi: la “Venere di Torino”, la sorella conservata presso la Gamäldegalerie di Berlino, (entrambe realizzate nel 1490), e una terza che fa parte di una collezione privata svizzera.
Grazie a “Venere incontra Venere” l’opera berlinese viene portata per la prima volta in Italia. La “Venere di Torino” proviene dalla collezione Gualino.
Completa l’allestimento una riproduzione del dipinto fiorentino.
In precedenza la “Venere di Torino” è stata esposta in Cina (Pechino, Hong Kong e Macao), in Giappone (a Tokyo) e insieme all’opera berlinese anche a Londra e Berlino.
L’opera inoltre è richiestissima nelle grandi mostre internazionali e sarà una delle ambasciatrici dei Musei Reali nel mondo.
La visita di “Venere incontra Venere” è inclusa nel biglietto dei Musei Reali.
Orario: dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19. Giovedì fino alle 22.