La Giunta Nazionale Faib riunitasi a Roma martedì 24 maggio ha affrontato il tema della ripresa della contrattazione con le Compagnie petrolifere e del confronto da avviare con Assopetroli, per valutare i possibili scenari negoziali con la distribuzione indipendente.
Durante la riunione di Giunta è stato illustrato il documento predisposto da un pool di legali a sostegno della negoziazione orizzontale.
Al centro del confronto la ripresa del confronto contrattuale con le Compagnie.
Verso Api-Ip la Giunta ha ribadito la necessità di procedere ad un confronto che miri a superare le divergenze che hanno bloccato il rinnovo di un accordo che i gestori a marchio stanno aspettando da oltre cinque anni, essendo scaduto il 31/12/2010, richiamando l’Azienda alla necessità di superare “accordi” in materia di sconti e condizioni economiche “one to one”. Nel quadro dunque di quanto sancito dalla L. 27/2012, la Giunta Faib ha ribadito l’urgenza di giungere unitariamente ad una intesa.
Sulla questione Eni il Presidente Landi ha relazionato sull’incontro avuto 27 aprile u.s. con i vertici aziendali. In quella occasione furono rimarcate dai Rappresentanti dei gestori le contraddizioni sulla politica dei prezzi, l’aumento indiscriminato del differenziale tra prezzo consigliato self e servito, la discriminazione della concorrenza intra brand, il mancato rispetto delle condizioni eque e non discriminatorie nello stesso bacino di riferimento, oltre al mancato accordo sulla rete autostradale scaduto nel 2011.
In seguito all’incontro il Presidente Faib ha espresso una moderata soddisfazione per l’andamento dell’incontro e per le risposte avute direttamente dal Dr. Sardo sulla volontà dell’Azienda di procedere al pieno rispetto dell’accordo e alla valorizzazione dell’asset professionale rappresentato dai gestori. Landi ha riferito che dall’incontro è uscito il messaggio sulla volontà di ricercare tutte le sinergie per promuovere quelle iniziative che creano reddito e valore aggiunto sia per l’Azienda che per i gestori, valorizzando il servito, apprezzato ancora da tanti consumatori. Sulla rete autostradale il vertice Eni ha ribadito l’intento di perseguire un rinnovo dignitoso per gli operatori che hanno diritto ad avere un contratto in linea con le nuove esigenze, in un mercato fortemente penalizzato. A seguito di quell’impegno il Presidente di Faib Autostrade Lucchesi ha informato i membri di Giunta della ripresa delle trattative per il rinnovo dell’accordo in quel segmento, illustrando le proposte che l’Azienda ha messo a disposizione per il raggiungimento di un’intesa che tenga conto della congiuntura negativa e rilanci le vendite in autostrada.
Su Esso la Giunta ha manifestato preoccupazione per la politica di disimpegno dell’Azienda sulla rete italiana e al tempo stesso una forte contrarietà sulle proposte attualmente sul Tavolo di confronto. A questo proposito la Giunta ha invitato i Comitati territoriali ad un ampio confronto.
Rimane aperto il fronte Tamoil, ormai affidato in via esclusiva al contenzioso giuridico, individuale e collettivo.
L’Organismo esecutivo ha poi sollecitato il Presidente a riprendere il confronto con la rappresentanza dell’industria petrolifera sul tema delle nuove tipologie contrattuali, a partire dal Contratto di Commissione, e sui temi della legalità sulla rete, promuovendo un’analisi approfondita dei diversi aspetti che contraddistinguono questo delicato tema: da quello della criminalità a quello dei reati amministrativi e fiscali, a quelli della corretta concorrenza tra operatori all’applicazione delle norme di settore. Un insieme di elementi isolabili nella loro fattispecie ma costituenti un solo fenomeno di illegalità/illegittimità che danneggia la rete e gli operatori, oltre che a recare pregiudizio alla cosa pubblica.
Nel confronto con Assopetroli vanno ribadite le regole speciali di settore vigenti nella distribuzione carburanti, anche per la specificità degli operatori, apprezzando che interessanti passi avanti sono stati fatti. Faib ha avviato in questo senso un interessante lavoro sulla negoziazione orizzontale, nell’ambito del complesso quadro normativo di riferimento in tema di tutela della concorrenza in sede nazionale e comunitaria e dei recenti interventi legislativi in materia di lavoro.
Sulla moneta elettronica, la Giunta ha deliberato di continuare incessantemente a ricercare una equa soluzione poiché i gestori carburanti, che percepiscono poco più del 2% di margine per ogni litro venduto, non possono mettersi sulle spalle l’intero costo del sistema dei pagamenti elettronici, che porta via il 50% del proprio margine. La Giunta ha ribadito che occorre un sistema di riconoscimento di tale aggravio in termini di implementazione sistemica dei maggiori oneri sostenuti, oltre a prevedere adeguati sistemi di vigilanza e misure anche di tipo sanzionatorio nei riguardi degli Istituti bancari e delle Società d’Intermediazione creditizia, nell’applicazione dei limiti delle commissioni interbancarie utilizzate per le transazioni elettroniche per i pagamenti delle carte di credito o debito utilizzate tramite POS che non rispettano la normativa europea; e a prevedere agevolazioni fiscali nei confronti delle imprese commerciali (in particolare per i gestori di carburante), nonché dei consumatori che utilizzano dispositivi elettronici POS, a partire dal 1° gennaio 2016, per i pagamenti effettuati con carta di credito o di debito.