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Faib, Fegica e Figisc inviano nuove proteste a Berlusconi e riuniscono le Presidenze congiunte per preparare la mobilitazione

Le indiscrezioni di stampa relative alle ultime accelerazioni impresse dal Governo su vari testi di riforma del settore – non si sa in quali sedi concordate e con quali soggetti – hanno spinto Faib Fegica e Figisc ad una dura nota nei confronti del Governo.
La nota è stata inviata al Ministro ad interim on Silvio Berlusconi, al Sottosegretario Gianni Letta, ai Presidenti e ai membri delle Commissioni di Camera e Senato. Non al Sottosegretario con delega il cui operato appare sconcertante e le cui relazioni preferenziali con i padroni del vapore censurabili. E’ un fatto che il testo del famoso provvedimento circola nelle segrete stanze ma non tra gli aventi interesse.
A dimostrazione dell’inaffidabilità del Ministero rimasto senza Ministro e senza autorevolezza.
Un Governo senza strategia energetica, senza un piano di sviluppo, senza guida e senza idee non può procedere ad una riforma unilaterale in un settore strategico e contro gli operatori del settore.
La nota di Faib, Fegica e Figisc mette in mora il Governo e sollecita i componenti delle Commissioni di Camera e Senato a valutare gli effetti delle norme annunciate, chiedendo al dibattito parlamentare di far luce sui gravissimi danni che si arrecherebbero alla cittadinanza, ai servizi territoriali e alla nostra Categoria.
L’attività dei gruppi dirigenti di Faib, Fegica e Figisc, in assenza di risposte adeguate, si sposta sul piano dell’iniziativa politica e sindacale a partire dall’incontro unitario che le tre Presidenze terranno mercoledì 21 luglio per preparare lo stato di mobilitazione in vista delle manifestazioni pubbliche di protesta e di chiusura degli impianti.

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