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Comitati di colore Eni territoriali, preoccupazioni e denunce

Assemblea di colore Eni dei gestori Faib di Firenze. Preoccupazione per nuovo sistema determinazione Prezzi denominato Cluster ed Iperself

 
Si è svolta venerdì 28 maggio, presso l’Auditorium della Confesercenti di Firenze, la riunione del Comitato di Colore Eni dei gestori Faib della provincia di Firenze, alla presenza del Presidente Provinciale Faib, Angelo Puddu e al Responsabile Provinciale Comitato di Colore Eni, Simone Perini.
L’incontro è stato dettato dalle numerose novità emerse in questo ultimo periodo ed interesseranno i gestori Eni nelle prossime settimane. Primo argomento trattato è stato il Nuovo Sistema Prezzi, che entrerà in vigore dal primo Giugno su tutto il territorio nazionale.
Saranno eliminati gli attuali differenziali geografici provinciali e saranno attuate delle politiche misurate e modulate per ogni singolo impianto, in base al contesto ed alle variabili in cui quest’ultimo è ubicato ed opera (concorrenza limitrofa, eventuali pompe bianche, privati particolarmente aggressivi sul prezzo, redditività della zona, bacino di utenza, unico impianto della zona, ecc.)
Altro argomento affrontato è stato Iperself. L’Azienda ha manifestato la volontà di procedere ad una revisione della politica legata agli sconti Iperself. Eni, lamentando una forte contrazione degli erogati e conseguente perdita di quote di mercato ed utili, vuole rivedere lo sconto in modalità Iperself, passando dall’attuale -6 ad un unico -4, lasciando inalterato il concetto di vendita in somministrazione.
L’Azienda ha proposto, la dove, la concorrenza è particolarmente aggressiva e quidi necessità uno sconto che superi la soglia del -4, di chiedere la compartecipazione onerosa del gestore pari al 50% del differenziale superiore al -4.
I gestori di Firenze hanno evidenziato che la richiesta avanzata da Eni è inaccettabile, visto che stanno attraversando un periodo di forte difficoltà e soprattutto annullerebbe gli incrementi di margine faticosamente raggiunti con l’intesa del luglio 2009.I gestori sono concordi a contrastare questo disegno dell’Azienda che di fatto è una forma di erosione del già esiguo margine.
Nei prossimi giorni Faib Firenze, aggiornerà tutti i gestori sulle novità in merito.

Comitato di colore Eni Firenze 


 Resoconto Comitato Colore Agip Torino

In una riunione convocata d’urgenza il 26 Maggio, il comitato di colore Agip di Torino si è confrontato sulle notizie relative alle nuove iniziative commerciali che la compagnia petrolifera intende mettere in atto, senza che ci sia la formalizzazione di un accordo ufficiale valutato dalle Associazioni di categoria.
Un atteggiamento dell’Eni che ancora una volta, come accaduto qualche mese fa per le clausole risolutive legate a qualità e quantità, appare un atto di arroganza nei confronti di una categoria che si è sempre comportata in modo responsabile con la controparte, cercando una mediazione costruttiva tra le esigenze dell’azienda e quelle dei gestori.
Le modalità della presentazione delle nuove strategie, avanzate senza alcun vaglio critico da parte delle associazioni, rappresentano già di per sé, un elemento inaccettabile. Le proposte, legittime da parte dell’azienda, devo essere altrettanto legittimamente valutate dagli opportuni organi di confronto, ovvero il Comitato di Colore Nazionale Agip e in questa sede vagliate ed eventualmente accettate. L’azienda non può provare l’ennesima fuga in avanti, per strappare consensi e firme di accettazione a gestori non informati, per presentare un nuovo piano commerciale, di fatto accolto dalla categoria, perché venga legittimato ai tavoli di trattativa quando ormai è applicato.
Un comportamento improponibile ed unilaterale che se nella forma non è consentito, non è altrettanto accettabile nella sostanza.
E’ concepibile che l’Eni ricerchi nuove metodologie di vendita, per meglio posizionarsi sul mercato, ma questo sforzo non può e non deve passare attraverso un perverso meccanismo di differenziazione di prezzi tra i punti vendita della stessa società. Se la compagnie petrolifera lamenta perdita di erogato, non può pensare di recuperare con politiche di prezzo come i Cluster, che premiano impianti considerati dall’azienda, secondo parametri non condivisi e non chiari agli occhi della categoria, adatti a vendere i prodotti con prezzi concorrenziali a discapito del punto vendita vicino, costretto a prezzi superiori. La bandiera dell’impianto è la medesima. Non può esistere dunque un trattamento differenziato secondo strategie unilaterali: così movendosi l’azienda attua di fatto una razionalizzazione della propria rete. I punti vendita considerati secondari verranno relegati all’angolo, senza ammortizzatori sociali per i gestori, destinati a perdere l’erogato che verrà semplicemente traslato sui punti vendita limitrofi premiati da un Cluster migliore.
Se questo vuol essere il futuro per garantire un miglioramento di posizione sul mercato, l’azienda garantisca in ugual modo i gestori inseriti in cluster peggiori: dato che saranno condannati a perdere erogato, l’Eni garantisca loro un margine che renda quanto l’utile dell’erogato storico dell’impianto.
Oppure l’Eni riveda le strategie commerciali e garantisca a tutti, indistintamente, un prezzo unico di vendita su tutto il territorio provinciale, in grado di competere con tutti gli operatori del mercato, dalla Grande Distribuzione alle pompe bianche.
In quest’ottica di azzeramento dei margini imprenditoriali del gestore, in cui si erode sempre di più la possibilità di gestire il prezzo di cessione dei prodotti, peraltro tutelato dalle normative vigenti, il Comitato di Colore di Torino non accetta la nuova proposta in materia di Iperself. Una innovazione commerciale già contestata dalla categoria al suo varo. L’aver educato la clientela all’assenza di servizio da parte del gestore e soprattutto l’aver veicolato il messaggio all’automobilista che lo sconto proposto nelle ore di chiusura era possibile, grazie all’assenza del gestore, considerato dunque esclusivamente come costo, sono meccanismi già penalizzanti per la categoria. In questo quadro complessivamente a sfavore del gestore si vuole ulteriormente richiedere la partecipazione economica ad uno sconto in orario di chiusura, voluto esclusivamente dalla compagnia petrolifera.
I sacrifici del gestore per mantenere i punti vendita sono già enormi. Non si può chiedere di farne uno ulteriore che non solo lo penalizzerebbe sotto il profilo economico, ma che sarebbe un paradossale comportamento contro sé stesso ,destinato a danneggiarlo. La clientela si rifornirebbe infatti in assenza del servizio negli orari di chiusura a prezzi inferiori, con la compartecipazione economica dello stesso gestore, che viene considerato dall’automobilista, il costo aggiunto del carburante. Una situazione paradossale che non si può assolutamente accettare.
Per questo il Comitato di Colore di Torino , fermo restando l’indicazione di non firmare alcun accordo presentato a livello singolo dagli assistenti rete, si augura che l’Eni si confronti al più presto con le rappresentanze di categoria per definire una strategia condivisa. In attesa che ciò avvenga ogni documento firmato dai gestori in tema di Iperself e prezzo di cessione verrà dunque ritenuto non valido, per l’assenza di un accordo sindacale concordato.

Il Comitato di Colore Agip di Torino