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Latina: i gestori sospendono lo sciopero

I benzinai per questa volta ci fanno il favore.
Grecco: «Siamo tutti vittime dei soprusi della Tia». Ma lo sciopero è rinviato…

«Il rinvio dello sciopero in data da destinarsi è un atto di buona volontà nei confronti dei commissari che stanno cercando di risolvere il nostro problema nelle commissioni ambiente e bilancio» così il signor Grecco, uno dei rappresentanti dei benzinai di Latina, che di buona volontà deve averne proprio tanta visto che è proprio lui a fare il punto della situazione ammettendo che “il nostro è un iter iniziato quasi tre anni fa quando ci siamo visti aumentare drammaticamente la tariffa Tia, le nostre prime trattative erano decadute e a settembre dell’anno scorso avevamo rotto tutti i contatti. L’incontro del sindaco Zaccheo con alcuni nostri rappresentanti ha di fatto riaperto il dialogo ma ora il tempo sta per scadere”. La riunione si è tenuta lunedì sera in via Filzi, per discutere sul da farsi e le opzioni erano poche visti i tempi stretti. In effetti c’è tempo solo fino alla fine di questo mese per risolvere la questione, trovare i fondi necessari a coprire il gap cambiando la tariffazione della Tia che, i gestori delle pompe di benzina, lamentano essere cresciute di oltre il 400%, dopo di che, le fatture passerebbero agli uffici e non si potrebbero più scalare. Una situazione davvero paradossale perché i commercianti in questione sono atipici rispetto agli altri. Non possono rincarare i prezzi del loro prodotto- dal quale per altro ottengono un ben magro guadagno che si aggira intorno al centesimo per litro al netto delle tasse- per ripianare le perdite perché i prezzi sono fissati dalla legge. Non possono acquistare il carburante da distributori più economici perché lavorano per conto di ditte che li vincolano al rifornimento in esclusiva e devono per giunta pagare una azienda privata che smaltisca i rifiuti speciali come batterie esauste, oli e combustibili (che per altro, ad ulteriore beffa guadagnano un decimo di quello che pretenderebbe, secondo loro, la Latina Ambiente per ritirare la carta straccia).Comunque, ben poche manovre permetterebbero di colmare il pagamento che i commercianti lamentano. La soluzione del loro problema secondo loro sembra per i gestori “sempre dietro l’angolo ma non arriva mai” per questo ieri sera, i commercianti radunati dai rappresentanti sindacali, erano determinati a seguire la strada dello sciopero a pochi giorni dalle elezioni. Poi però, i dubbi sulla capillare adesione dei gestori, la volontà di non irritare troppo le commissioni proprio ora che si starebbero impegnando a fondo, e altre incertezze, hanno roso la determinazione dei gestori dall’interno. Tanto che la prima votazione li vedeva compatti per lo sciopero mentre la seconda, per alzata di mano e avvenuta circa un’ora dopo, li vedeva uniti-non tutti- per l’attesa. Ora, i tempi tecnici li costringeranno, qualora decidessero di protestare, ad aspettare alla metà del mese prossimo il che rende la loro protesta pressoché insignificante rispetto al clamore che poteva suscitare sotto le elezioni.
Non occorre un grande matematico per capire che se la tariffa Tia si calcola per più di 3euro al metro quadro e un distributore può anche essere, nel complessivo di piazzale e parcheggi anche più di 5mila metri quadri, si superano di molto anche i 10mila euro l’anno di tassa per l’immondizia. Solo per l’immondizia. Oltre le spese di gestione, di personale, di altre tasse, quale attività potrebbe fare fronte a queste tariffe? Rappresenterebbe il fallimento certo per molti negozianti, non solo benzinai, visto che, al momento, la tariffa tocca ristoratori, campeggiatori e, appunto, benzinai. Sui prezzi però, Latina Ambiente, attraverso la dirigente dell’ufficio Tia Beatrice Bormidoni, ci tiene a precisare che: “abbiamo letto in questi giorni molte cose, alcune delle quali -quasi tutte- non vere. La tariffa nel dettaglio della Tia nel 20067 era di 1,04euro al metro quadro. Nel 2008 è cresciuta significativamente a 3,16euro al metro quadro ma nell’anno scorso è scesa a 2,90euro”. Non sarebbe vero quindi, secondo la Bormidoni, che il servizio accresce i suoi costi. La dirigente sostiene anche che “la media dei pagamenti Tia, per quello che riguarda i benzinai, è di 1760 euro all’anno ed è una media matematica che non si può discutere, fatta in base ai registri della società. Poi, se i gestori di distributori ritengono di non poter far fronte alla spesa, tecnicamente non è un problema che possiamo risolvere noi”. Inoltre, le bollette più alte sarebbero, secondo la Bormidoni, da calcolare in “N anni” che è un po’ come dire in più anni, compresi i pregressi. «Se prendiamo un distributore di medie dimensioni e leviamo le zone per lo scarico e il carico carburanti e i pozzi, si arriva a questa media, che è largamente inferiore a quelle cifre che mi riferisce lei». Secondo la Latina Ambiente, il calcolo delle dimensioni da loro fatturabili è 488 metri quadri. Levando il fatto che, le aree da esimere al pagamento sono da denunciare prima e quasi nessuno lo avrebbe fatto perché non lo sapeva, ci sorprendiamo ad apprendere che le paure dei gestori non sarebbero per nulla giustificate. Secondo la Morbidoni quindi, le spese che i benzinai hanno riferito alla stampa che arriverebbero, secondo i benzinai fino a 16mila e addirittura a più di 24mila euro l’anno non sono vere. «È la signora dirigente che non dice il vero», risponde Gianni Grecco, «basta pensare che per la commissione bilancio di Latina, quindi non per gli ultimi arrivati, il problema dei 65 benzinai di Latina vale circa 400mila euro. Basta dividere 400mila per 65 e si capisce che non è possibile che abbiamo una media di poco meno di 2mila euro sul groppone”. 1760 che è la media che la signora Bormidoni ci dichiara come attendibile per ogni gestore, moltiplicato per i sessantacinque distributori di Latina fa poco più di 114mila euro, molto lontano dalla cifra che la commissione bilancio e lo stesso assessore Gatto, hanno dichiarato come mancante in sede di commissione. Quindi le cose sono tre: o la signora Bormidoni e i dati da lei consultati mentono, oppure sono i benzinai e le loro fatture a mentire o, infine, entrambi calcolano in maniera sbagliata. Una sola cosa è certa: i membri della commissione ambiente hanno confermato il loro impegno a risolvere entro la fine del mese il contenzioso senza ulteriori rincari e, qualora i tempi si dovessero allungare, assicurano, molto ottimisticamente, di poter risolvere comunque il problema. La tensione, quella vera quindi stringendo sarebbe tra i benzinai e la ditta Latina Ambiente. Ma la Latina Ambiente per organico e struttura è quasi una emanazione del comune di Latina, il che rende le cose ancora più complesse.

Fonte: www.parvepolis.it

Leggi l’articolo della testata "Il Territorio"