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Presidenza Faib: via libera alla proposta federale di riordino rete presentata al Presidente della Commissione Straordinaria Prezzi del Senato, Sen. Divina, intervenuto ai lavori

La Presidenza Nazionale della Faib, riunitasi a Roma ha definito il programma di lavoro 2010 come deliberato dalla Giunta nazionale.
La Presidenza ha discusso la proposta di iniziativa legislativa per il riordino del sistema della distribuzione carburanti e il documento di lavoro preparato per l’incontro dei tavoli ministeriali “Linee guida per la riforma dei meccanismi di formazione dei prezzi nel settore della distribuzione carburanti”.
La Presidenza alla quale è intervenuto il Presidente della Commissione Straordinaria Prezzi del Senato, sen. Sergio Divina, ha delineato le linee di riforma del sistema necessarie a rilanciare la competitività del comparto e a fornire le adeguate risposte alle attese di trasparenza ed efficienza dell’opinione pubblica approvando il documento contenente i principi di riferimento per la riforma del settore nell’ambito del quadro legislativo vigente.
La riunione è stata aperta da una relazione del Direttore Gaetano Pergamo che ha illustrato al Presidente sen. Divina le finalità della proposta di iniziativa legislativa sulla quale il gruppo dirigente della Faib ha lavorato.
L’obiettivo della proposta è quello di ammodernare la rete della distribuzione carburanti, fornire più servizi ai cittadini consumatori, rafforzare le politiche di concorrenza contenendo i prezzi sulla rete vendita dei prodotti petroliferi. Il Direttore ha denunciato che lo “stacco Italia” è un falso mediatico senza fondamento, alimentato ad arte, anche da parte della filiera, per fini strumentali, in quanto basato su dati non confrontabili a livello europeo.
La proposta Faib intende favorire la concorrenza tra operatori superando le distorsioni di mercato attualmente presenti.
Lo strumento inteso a finalizzare tale scopo è individuato nel meccanismo di superamento del doppio canale rete ed extra rete. Tale strutturazione governa attualmente la complessa articolazione tra impianti di proprietà delle compagnie petrolifere – impianti in rete – e impianti facenti capo a retisti privati – impianti in extrarete. Gli operatori in extrarete riescono, in virtù della libera contrattazione sul mercato, a scontare prezzi d’acquisto sino a 12-15 centesimi a litro, che solo in parte vengono riversati al prezzo al consumo finale. L’obiettivo è dunque quello di chiudere il più possibile, nell’ambito dell’autonomia negoziale delle parti, la forbice rete extrarete – a beneficio di tutti i consumatori italiani- e allo stesso tempo delineare spazi di autonomia contrattuale nel contesto della 32/98 per apportare più concorrenza al settore.
Il Sen Divina ha valutato positivamente la proposta Faib riservandosi di valutarla attentamente e ha svolto un intervento nel quale ha ribadito da una parte la necessità di maggiore trasparenza nel mercato e dall’altra ha sottolineato l’ opportunità di garantire alla popolazione un servizio di qualità diffusa sul territorio, anche in riferimento alle aree più svantaggiate. Il Senatore Divina ha illustrato alcuni punti del lavoro svolto dalla Commissione, che ha audito i principali attori del mercato petrolifero italiano, ricavandone la consapevolezza che vi sono notevoli ritardi e importanti spazi di miglioramenti. L’importanza del prezzo finale praticato sui distributori va analizzato attentamente tenendo conto delle peculiarità del sistema Italia e dell’esigenza di fornire maggiore efficienza al sistema.
Il Presidente nazionale Martino Landi, intervenendo a chiusura degli interventi, ha ringraziato il Presidente della Commissione senatoriale per l’impegno e la qualità del lavoro svolto. Landi nel corso dell’intervento ha affrontato il tema della proposta ministeriale di riassetto della rete, rilanciando i principi ispiratori della iniziativa legislativa ispirata da Faib e le linee guida per il confronto in sede ministeriale, raggruppate nei 7 punti già varati in sede di Giunta nazionale.
Su questo punto Landi, a proposito degli incontri dei gruppi di lavoro insediati dal MSE ha criticato la divisione dei tavoli e ha ribadito l’interesse della Federazione ad affrontare le questioni aperte in modo unitario e non parcellizzato.
Landi ha rilanciato il dialogo tra tutte le parti associative per la riforma del sistema, mettendo in guardia l’industria petrolifera dalle facili tentazioni di superare a senso unico le attuali strettoie, scaricando sulle gestioni i maggiori oneri e il peso di una concorrenza sempre più forte sui prezzi. Problemi, com’è noto, ve ne sono e vanno affrontati senza furberie, consapevoli che essi pesano su tutti gli attori della filiera. La proposta avanzata da Faib, in questo senso, è un utile punto di riferimento per tutti gli attori, un ponte che unisce le esigenze dei consumatori e le pur necessarie riforme del settore.
La Presidenza ha quindi calendarizzato una serie di scadenze organizzative interne, esprimendo soddisfazione per il lavoro svolto nel 2009, dagli Accordi conclusi alle nuove leggi regionali, al rinnovo del bonus fiscale sul quale gli intervenuti hanno rivendicato il ruolo centrale di Faib, dagli scioperi alle richieste pressanti sui responsabili dei dicasteri, agli incontri istituzionali con il MSE e il MEF, alle interrogazioni parlamentari, all’operazione cartolina lanciata a livello territoriale.