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Crisi occupazionale nelle raffinerie. Faib-Confesercenti: "Grande preoccupazione per stato industria petrolifera. Contrastare l'emergenza occupazionale si può, rilanciando i consumi con un taglio dei prezzi di 5-6 centesimi"

Sull’allarme occupazione nelle raffinerie Martino Landi, Presidente Faib-Confesercenti, ha sostenuto che “siamo preoccupati per lo stato dell’industria petrolifera ed i rischi reali di tagli occupazionali. Inutile dire che serve un progetto di ristrutturazione anche perché diversi impianti appaiono ormai vetusti e comunque il futuro del mercato dell’auto proporrà profondi cambiamenti con l’estensione del ricorso al metano, al gpl e l’ingresso in campo delle vetture elettriche. Ma di fronte ad un’emergenza occupazione che ventila il taglio di 7.500 posti di lavoro occorre pensare a misure più immediate. In primo luogo vanno stimolati i consumi e quindi bisognerebbe agire sulla leva dei prezzi. Siamo convinti che si possano abbassare i prezzi di benzina e gasolio sulla rete a marchio anche di 5-6 centesimi. Un intervento di questo tipo darebbe un po’ di ossigeno ad un settore in difficoltà e annullerebbe il cosiddetto stacco Italia rispetto all’Europa ed anzi renderebbe il nostro sistema più virtuoso”.