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Le liberalizzazioni in un libro di Lirosi e Cinotti "L'Assedio"

E’ stato presentato a Roma presso la sede della Federazione della Stampa il libro “L’Assedio” di Antonio Lirosi ed Enrico Cinotti.
Il libro tratta del difficile tema delle liberalizzazioni nel nostro paese.
Il dato interessante è che l’autore è stato uno dei protagonisti di quella stagione essendo stato uno dei più stretti collaboratori del Ministro Bersani e uno dei massimi dirigenti del Ministero dello Sviluppo Economico dove ha ricoperto il ruolo di Capo di Gabinetto, Capo Dipartimento e Direttore Generale oltre ed essere stato il primo Mister Prezzi. Enrico Cinotti è un giornalista impegnato sui temi economici e consumeresti.
La presentazione del libro è stata fatta dal giornalista del Corriere della Sera Sergio Rizzo e dall’ex Ministro Bersani.
Il libro, di cui riportiamo la presentazione ufficiale, ripercorre le tappe delle varie lenzuolate che hanno interessato diversi settori della vita economica del nostro paese, tra cui quelli della distribuzione e della distribuzione carburanti. Temi che interessano direttamente la nostra Federazione.
Nel libro l’autore si sofferma diffusamente sull’origine dei provvedimenti e sulle resistenze, sulle opposizioni e sulle manovre per bloccare gli intenti liberalizzatori del Governo Prodi.
Dal libro emerge, simpaticamente, una cosa interessante e cioè che sulle liberalizzazioni sono tutti d’accordo, quando si tratta di liberalizzare gli altri. Così avvocati, farmacisti, notai, imprenditori assicurativi o banchieri e giornalisti, che rilasciano, tutti insieme e senza distinzioni, dichiarazioni liberali e professioni di fede liberiste, quali autentici teorici del liberalismo economico, si scoprono impegnati in una imbarazzante difesa corporativa quando i liberalizzati sono loro stessi. Non ultimi i politici e la politica che gode di finanziamenti garantiti, anticipati e postumi, e non rimessi alla libertà degli elettori. Insomma, disquisire degli interessi delle altre categorie, in modo progressista e liberale, fa molto chic, ma guai a toccare i propri interessi. In una pura logica di difesa medievale del proprio recinto e delle rispettive corporazioni e relativi statuti che garantiscono il diritto di successione familiare.
Il libro di Lirosi e Cinotti ha il pregio di rivelare gli egoismi corporativi, le piccolezze meschine che si celano dietro costruzioni teoriche ardite: la verità svelata è che nessuna categoria e nessun soggetto economico vuole rinunciare alla sua rendita di posizione, piccola o grande che sia.
Fa impressione immaginare avvocati e farmacisti, assicuratori e banchieri, ma anche i giornalisti pubblici, impegnati ad organizzare resistenze a difesa degli interessi di bottega, alla stregua dei tassisti e ben peggio di gestori e commercianti. Come dire, di fronte ai propri interessi cadono le articolazioni e si livellano le argomentazioni. Ovviamente gli avvocati condividono totalmente la liberalizzazione dei tassisti e i tassisti condividono appieno i superamenti di obblighi notarili o l’abbassamento dei prezzi dei farmaci o delle parcelle legali e così via. Appunto, purché si parli dei pesi anticoncorrenziali e delle arretratezze degli altri.
Al confronto, ci pare di poter dire, commercianti e gestori della rete carburanti sono passati attraverso i processi di liberalizzazioni con ben altro stile e maggiore eleganza e più lungimiranza politica, intrecciando gli interessi di parte con l’interesse pubblico, mirando alle tutele primarie dei cittadini, dei territori, dell’ambiente e della collettività, reinterpretando la propria mission di mercato, consapevoli che la concorrenza avrebbe favorito i migliori, la professionalità sarebbe stata premiata e il merito sarebbe prevalso sui pregiudizi.
Oggi la distribuzione, e la distribuzione carburanti con essa, in Italia ha un livello di qualità nettamente superiore a quello dei paesi europei: sia nel food che nell’extra alimentare che nella moda che nei carburanti, in termini di servizio di vicinato, di ramificazione e presidio territoriale, di diffusione e di standard qualitativi.
Come sempre, le liberalizzazioni non sono il male assoluto e non sono neanche la panacea per tutti i mali. Occorre invece una serietà di approccio, una rigorosa valutazione giuridica ed economica dei settori, una gradualità delle scelte e un operare laico, cosa un po’ difficile in un paese dove prevalgono ideologie e religione, guelfi e ghibellini .
Non sarebbe stato neanche male riconoscere ai soggetti economici liberalizzati una diversità di approccio al confronto, che evidenziasse il superamento di tanti luoghi comuni che identificano nelle categoria del lavoro autonomo e della Pmi i campioni del neo corporativismo.
Alla luce di quel che raccontano gli autori ci sembra che questi vadano ricercati altrove e che andrebbe riscritta la storia politico-economica italiana…

ANTONIO LIROSI – ENRICO CINOTTI
L’ASSEDIO

Il difficile cammino delle liberalizzazioni a favore del cittadino-consumatore
Retroscena e risultati delle lenzuolate tra resistenze della politica e delle lobby
Aliberti editore

Prefazione di Pier Luigi Bersani

Nonostante l’avanzare della crisi economica, in Italia ci sono ancora caste che osteggiano l’opportunità di risparmio rappresentata dalle liberalizzazioni.
Ora un libro racconta il backstage delle decisioni governative, adottate in gran segreto, e delle pressioni subite dalle lobby durante l’esame parlamentare dei due provvedimenti promossi da Pier Luigi Bersani.

Un libro non soltanto per gli appassionati di politica ed economia, ma per tutti i cittadini e i consumatori, che potranno conoscere nel dettaglio i loro diritti e scoprire quali sono oggi le opportunità di risparmio.

Che fine hanno fatto le “lenzuolate” promosse dal ministro Bersani? Dove sono finite le misure varate durante il governo Prodi? E chi le ha volute e le vuole tuttora… contrastare?
A tre anni dal primo pacchetto di liberalizzazioni (che diventa legge il 4 agosto 2006) e a due dal secondo pacchetto (legge 2 aprile 2007), il racconto dei retroscena di chi si oppose venendo allo scoperto – tassisti, farmacisti, avvocati, banche, assicurazioni per primi – ma anche il lavorio di contrasto dietro le quinte, operato dalle lobbies e dai potentati economici, con la complicità di esponenti influenti dei partiti politici. Di destra e di sinistra.
Il racconto di quella stagione, che si avvale del punto di vista di chi concretamente contribuì a dar vita a quelle riforme, si completa analizzando lo stato dell’arte di quei provvedimenti. Mentre la crisi economica morde il potere d’acquisto dei consumatori, non mancano i tentativi delle corporazioni colpite di mettere in discussione le liberalizzazioni.
Il libro è completato da un’appendice, di valore d’uso pratico, grazie alla quale ogni consumatore potrà, misura per misura, capire cosa era previsto, qual è lo stato dell’arte e quali sono tuttora i nuovi diritti e le opportunità di risparmio, con alcuni nuovi dati sui risultati ottenuti:

– oltre 480 mila famiglie nel 2008 hanno ottenuto automaticamente dalla loro banca la cancellazione dell’ipoteca sulla casa dopo l’estinzione del mutuo senza più bisogno di rivolgersi ad un notaio. Il risparmio complessivo è stimabile in 100 milioni di euro;
– sono in aumento i clienti che cambiano banca senza più essere obbligati a pagare spese fisse di
chiusura del conto corrente. Nel 2007 sono stati 2 milioni e trecentomila;
– ammonta a circa 2 miliardi di euro la cifra annua risparmiata dagli utenti di telefonia mobile dall’eliminazione delle commissioni fisse per la ricarica delle schede prepagate;
– sono 2.986 le parafarmacie attive al 1 luglio 2009, di cui 2.497 sono piccoli esercizi di vicinato, che vendono medicinali da automedicazione con pressi più bassi anche del 20%.

Antonio Lirosi, economista, è dirigente al Ministero dello sviluppo economico. È stato consigliere del ministro Bersani per le liberalizzazioni, capo dipartimento per la regolazione del mercato, direttore generale per la tutela dei consumatori e, nel corso del 2008, garante per la sorveglianza dei prezzi.

Enrico Cinotti, giornalista del settimanale «Il Salvagente», segue da più di dieci anni il mondo dei consumatori. Ha collaborato per gli stessi temi con quotidiani e trasmissioni televisive.

Pier Luigi Bersani, che firma la prefazione del libro, è attualmente candidato alle primarie del Partito democratico. Figura chiave del nuovo corso del Pd, Bersani con le sue riforme in ambito economico ha tentato, da ministro dello sviluppo economico, di infliggere un duro colpo ai “poteri forti” che dominano il nostro Paese e indeboliscono i cittadini.