I gestori degli impianti carburanti della Faib Toscana hanno avviato, d’intesa con la struttura nazionale, l’ operazione cartolina con la quale chiedono al Ministro dello Sviluppo Economico il rispetto del Protocollo d’intesa del 20 giugno us e la strutturalizzazione del bonus fiscale.
L’iniziativa nasce dalla necessità di garantire la misura fiscale a favore delle imprese della distribuzione carburanti per il 2009 e il 2010, già prevista dalla finanziaria 2008, ma ancora non disciplinata da apposito decreto oltre che dalla necessità di dar seguito agli impegni sottoscritti dal Ministro Scajola in ordine ad alcune vitali riforme di settore, dal non oil alla separazione della rete vendita.
E’ evidente che l’attuazione del protocollo d’intesa, che aprì la porta alla seconda liberalizzazione del settore, senza scioperi nè proteste da parte della categoria, che pure aveva opposto un fermo rifiuto alla trattativa con Bersani, deve trovare applicazione nel più breve tempo possibile. Non si può pensare, a quasi un anno di distanza, che si sottoscrivano degli impegni, pubblicamente, solennemente e poi tutto possa andare in archivio. Nel silenzio e nella disattenzione. Dietro quegli impegni ci sono gli uomini, le storie, le fatiche, i sacrifici di una categoria di lavoratori/imprenditori che hanno rinunciato ad una parte di loro prerogative, in cambio di in un rinnovato spirito riformistico, per un futuro migliore non certo per vedersi condannati alla perdita progressiva del loro reddito e del proprio lavoro. Attendiamo fiduciosi la convocazione, più volte sollecitata, ufficialmente e per le vie brevi, da parte del Ministro Scajola, consapevoli di aver contratto un accordo pubblico, da onorare in sede istituzionale.
I gestori hanno già onorato i loro impegni, ora tocca al Governo e al Ministro Scajola liberalizzare il non oil, liberare i gestori da quei lacci e laccioli che impediscono un autentica competizione. Se il futuro avanza nessuno può chiedere agli operatori della distribuzione carburanti di affrontarlo con i vecchi arnesi del prezzo consigliato, della fornitura in esclusiva, del doppio mercato rete ed extra rete, dei contratti capestro sul non oil, con i vincoli e gli ostacoli amministrativi che impediscono la concorrenza sulle attività non oil, mentre la GDO avanza e i retisti operano in una sorta di terra di nessuno, nella distrazione delle autorità garanti, con la complicità delle compagnie e nell’assenza delle autorità di Governo, sempre pronte ad indagare ( e a condannare) presunte violazione delle regole dell’economia di mercato quando sul banco degli imputati devono salire migliaia di piccoli imprenditori, colpevoli nottetempo di aver concertato clandestinamente in qualche sottoscala prezzi e condotte anti-concorrenziali, ma sempre distratti quando si profilano oligopoli e abusi di posizione nei mercati di riferimento.
Sennonché il 20 giugno us è stato sottoscritto il Protocollo d’intesa alla presenza, e con la firma, del Ministro Scajola. Sennonché il Governo si è impegnato, con i gestori e le loro Associazioni,- e solennemente- ad affrontare questi nodi che risultano fondamentali per il rilancio del settore e il futuro della categoria.
Noi oggi siamo qui ad aspettare la convocazione del tavolo, domani saremo in piazza a farci sentire.