La vertenza delle aree di servizio carburanti sulla A3 in territorio lucano (Galdo Est e Galdo Ovest) non riguarda solo il futuro di piccole imprese e di 40 lavoratori ma un asset strategico perché si tratta delle uniche stazioni di carburante lucane sulla A3 e perché testimonia la volontà delle piccole e medie imprese e dei lavoratori, insieme, di accrescere i servizi ai cittadini mettendo freno alla spoliazione di cui è vittima da tempo la Regione in diversi settori. E’ questo in sintesi il messaggio lanciato da Faib Confesercenti e Fegica-Cisl della Provincia di Potenza, insieme ai due gestori delle aree di servizio carburanti, nel corso di un incontro con i giornalisti che si è tenuto oggi in Regione. I Dirigenti Faib (Antonio Palumbo) e Fegica (Daniele Donnoli), alla presenza del Presidente Confesercenti Prospero Cassino e dei Rappresentanti della Uil Antonio Deoregi e Rocco Dellaluna, hanno fatto il punto della situazione dando seguito al sit-in di protesta che si è tenuto ieri davanti al Palazzo della Giunta Regionale da parte dei dipendenti delle stesse stazioni carburanti. Le responsabilità – è stato detto – sono riconducibili all’Anas che non ha mantenuto completamente gli impegni sottoscritti il 5 dicembre 2013 presso la Prefettura di Potenza tra i quali quelli di una compensazione ai gestori delle due stazioni che hanno subito un calo di fatturato del 70% a seguito dei lavori in autostrada e di ricalcolo della stessa compensazione. In sostanza, questo è il caso emblematico della “programmazione dei lavori pubblici all’italiana” perchè si è pensato solo ed esclusivamente all’ammodernamento ed adeguamento dell’A3 senza tenere conto dei servizi essenziali per gli automobilisti che sono appunto le stazioni a cui sui rivolgono, tra l’altro, cittadini di un vasto comprensorio dell’area sud della Provincia di Potenza. Si prenda esempio dalla Regione Calabria che – è stato sottolineato – utilizza le stazioni sull’A3 per vetrina di promozione e vendita dei prodotti locali e per attrarre i turisti. I Dirigenti della Uil Deoregi e Dellaluna hanno riferito dell’incontro sia pure breve ed informale avuto ieri con il Presidente Pittella che ha manifestato la disponibilità a definire ed approvare una Legge Regionale che, di fatto, si sostituisca all’inadempienza dell’Anas. Per il Sindacato è una proposta insoddisfacente fino a quando l’Anas non avrà concordato con Categorie di imprenditori e sindacato un percorso di garanzie tenuto conto dei Bandi già approvati per la gestione delle stazioni che potrebbero ridursi ad una sola sempre secondo le valutazioni non ancora ufficializzate dall’Anas.
Faib e Fegica di intesa con i gestori hanno annunciato che continueranno l’iniziativa per ottenere il pieno rispetto degli impegni da parte dell’Anas attraverso una riunione che sia risolutiva della vertenza ed hanno sottolineato il rischio che dal primo gennaio 2016 il tratto lucano dell’A3 sia privato del tutto dai servizi di rifornimento carburante e primari per gli automobilisti.
Faib Confesercenti e Fegica hanno rinnovato l’appello alla Regione a superare l’attendismi tanto più che, dopo oltre un anno, non è stata in grado di obbligare l’Anas ad accettare un sereno e franco confronto su una questione essenziale per imprese, lavoratori e turismo lucani.
Rassegna Stampa
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