Con un nota congiunta Faib, Fegica e Anisa hanno chiesto un incontro urgente al Presidente della Regione Basilicata, Onorevole Marcello Pittella, al Sindaco di Lauria, Arch. Gaetano Mitidieri, al Dott. Antonio D’Acunto, Prefetto di Potenza, all’Ing. Settimio Nucci, Responsabile Finanza ANAS, sullo stato di disagio e forte criticità delle aree di servizio Galdo est ed ovest.
Nella nota le Federazioni sottolineano che “stanno seguendo con crescente apprensione quanto sta avvenendo, per i noti fatti risalenti a luglio 2013 a causa della deviazione dell’intera viabilità nel tratto autostradale limitrofo alle aree di servizio in oggetto, in ordine all’imminente inadempimento, stando ad alcune fonti, da parte ANAS di quanto sottoscritto nel verbale redatto presso la Prefettura di Potenza … nonché quanto assunto con accordo del 26 novembre 2013 direttamente con le gestioni delle citate aree, relativamente al ristoro dei danni subiti per effetto della menzionata deviazione veicolare. Ristoro dei danni destinati, per chiarezza, al mantenimento dei livelli occupazionali e alla sopravvivenza delle piccole imprese di gestione della attività petrolifera e di ristoro per garantire il servizio di pubblica utilità di rifornimento carburanti.”
La nota prosegue dichiarando che il “Mantenimento delle attività e dei livelli occupazionali dovrebbero pertanto essere l’unico vero obiettivo di tutti gli attori di questa vicenda: amministrazione tutta, ANAS, consumatori e fruitori del tratto autostradale (oggi costretti ad inverosimili percorsi per potersi rifornire o avere un minimo di ristoro prima di affrontare una lunghissima percorrenza). (…) In tale quadro, ad oltre due anni dalla deviazione veicolare, possiamo solo evidenziare….(che) ANAS …deve essere obbligata a mantenere fermi tutti gli impegni economici assunti e sottoscritti sia in sede di verbale del 5 settembre 2013 che in sede di accordo singolarmente sottoposto alle imprese di gestione, evidentemente costrette in stato di assoluta necessità”. La nota prosegue affermando che “E’ nota la classificazione del servizio autostradale quale di interesse superiore e sorprende pertanto come, nella selva delle responsabilità dei vari attori coinvolti in questa vicenda, a 27 mesi dai fatti non sia possibile riattivare un servizio fondamentale quale quello indicato. …le nostre Federazioni intendono… nell’interesse delle imprese di gestione delle attività, chiamare di nuovo gli Enti in indirizzo ad un incontro definitivo e risolutorio, posto che alcuni irreparabili danni sono stati già prodotti e non solo alle Società che tuteliamo, ma ci permettiamo di dire anche ai naturali fruitori del servizio nel suo complesso.”
La missiva a firma dei tre Presidenti termina con la richiesta ufficiale di “un incontro urgente per il quale le nostre Federazioni auspicano una immediata convocazione”.