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Presidenza Faib Confesercenti Roma. E' tempo di far ripartire una grande, articolata e diffusa mobilitazione della categoria per tutelare le gestioni e dare una prospettiva alla distribuzione carburanti

La Presidenza della Faib Confesercenti di Roma, dopo una lunga e approfondita discussione sui temi caldi del settore, ha espresso la sostanziale condivisione del documento di sintesi proposto dai Presidenti e dalle Segreterie delle Federazioni di Categoria, nonchè le risultanze del dibattito svoltosi in sede di Presidenza Nazionale Faib.
Ciò considerato, la Presidenza romana della Federazione di Categoria ha posto l’accento sulla questione dei prezzi dei carburanti “imposti” dai fornitori o praticati da una rete distributiva estremamente parcellizzata e privatizzata, denunciando differenziali tra prezzo di vendita in servito e prezzo in self abnormi, adottate nelle stesse aree commerciali, anche perpetrate sullo stesso piazzale e passivamente subite dalle gestioni, ormai in balia di una forte crisi di erogati, economica e finanziaria: una situazione che conferma la sostanziale violazione, nei fatti ed in modo sistematico, delle norme sulle condizioni eque e non discriminatorie di fornitura dei carburanti ai gestori; la presenza e la tolleranza, in alcuni casi, di illegalità e abusivismo diffuso, che è facilmente verificabile dalle molte notizie di cronaca nera e dalla presenza di personale adibito al servizio di rifornimento nelle aree di self, a nessun titolo contrattualizzati o altrimenti autorizzabili; l’introduzione di svariate forme contrattuali di affidamento delle gestioni di fatto e di accordi economici one to one, in violazione delle norme in materia di contratti ed accordi economici che vanno realizzate dalle legittime rappresentanze.
Un mix di fattori determinanti e gravissimi che stanno facendo “saltare” le gestioni, determinando fallimenti di migliaia di piccole imprese, con effetti devastanti per la famiglie che dipendevano da questi redditi, determinando un serissimo problema di prospettiva del settore e occupazionale.
La Presidenza della Faib di Roma, riconoscendo e apprezzando gli sforzi compiuti ed i risultati raggiunti in questi anni dalle Federazioni di Categoria, tese ad invertire la rotta assunta dall’industria petrolifera ed i titolari di autorizzazione privati, di ghostizzazione selvaggia e deregulation dei contratti; l’attività svolta per sancire norme di equità; riaffermare la centralità contrattuale frutto del confronto e negoziazione tra le parti sociali; far ripartire il confronto con le Compagnie petrolifere; ribadire il ruolo e la centralità delle gestioni, le sole in grado di generare margini di sostenibilità ad un settore in profonda crisi e di salvaguardare il valore degli investimenti realizzati sulla rete distributiva; sostenere il processo di ristrutturazione condiviso per puntare ad una riqualificazione quantitativa e qualitativa del settore, ritiene improcrastinabile una ulteriore e forte azione di mobilitazione nazionale e unitaria che riaffermi:

 

• il contrasto all’illegalità e abusivismo, che va perseguito dalle Autorità competenti, anche grazie ad una azione concertata;
• lo stop a contratti di affidamento delle gestioni e dei servizi, nonchè di quelli economici, diversi e one to one non negoziati in violazione delle norme in vigore, con un intervento che ripristini il rispetto delle norme, anche verso la cosidetta rete privata, quella delle tante bandiere che hanno fatto carta straccia di norme e intese e si sottraggono al confronto;
• la denuncia delle condizioni di fornitura e prezzi di vendita non eque e discriminatorie, riaffermando la tutela dei margini minimi assunti nei contratti stipulati quali condizioni indispensabili da garantire per l’esercizio della distribuzione carburanti e di prezzo di vendita-vietandone il sottocosto;
• l’intervento sulle Aule Parlamentari perchè il provvedimento sulla ristrutturazione sia pienamente e compiutamente adottato e non sacrificato, in nome di una libertà, a logiche di sostanziale deregulation.

Appaiono, a parere di questa Presidenza, alcuni elementi centrali e forti sui quali intervenire con una strategia di mobilitazione diffusa e articolata fatta di iniziative, manifestazioni, azioni legali, da adottare a livello nazionale e sul territorio, senza escludere il ricorso, in un crescendo, ad azioni di protesta più eclatanti.