Come da programma è stato attivato il presidio dei gestori autostradali di Faib, Fegica e Anisa, con decine di gestori sotto la sede della Società Autostrade, guidati dai rispettivi Presidenti Lucchesi, Cantarelli e Di Vincenzo.
I gestori hanno portato sotto la sede di Autostrade per l’Italia i legittimi interessi delle centinaia di piccole imprese e delle migliaia di lavoratori che operano nel settore autostradale denunciando che vengono di fatto schiacciati dall’accanita protezione delle rendite di posizione di cui continuano a godere concessionari e marchi della ristorazione e del petrolio. I gestori denunciano il livello insostenibile delle rendite di posizione davvero straordinarie in termini di pedaggi e di royalty, a cui fanno da inevitabile contraltare prezzi fuori mercato sia sui carburanti (mediamente 15 cent superiori alla rete ordinaria) e sulla ristorazione e, dall’altro, impianti sempre più fatiscenti e inaccoglienti e standard di servizio sempre meno all’altezza del pubblico servizio.
I gestori chiedono una vera ristrutturazione della rete, prezzi in linea con il mercato della rete ordinaria, la continuità gestionale, la possibilità di operare sulle vendite non oil per offrire alternative ai consumatori automobilisti in autostrada.
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