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La sopportazione ha un limite: i Gestori Eni della Toscana chiedono il rispetto dell'accordo di dicembre 2014

Questo in sintesi il risultato delle Assemblee Faib dei Gestori a marchio Eni della Toscana, che hanno visto la partecipazione degli operatori di tutte le Province della Regione convocati su iniziativa dei Responsabili di Colore Eni/Agip , all’indomani dell’incontro con la direzione Eni dell’area centro in cui l’Azienda diede segnali di disponibilità a rivedere le criticità segnalate dalla delegazione Faib Regionale.
Il risultato degli incontri, svoltisi presso le sedi del sistema Confesercenti della Toscana, ha messo in luce le tante criticità che continuano a pesare enormemente sulle gestioni, soprattutto quelle legate alla questione dei prezzi intra-brand.
nello specifico, è stata ripetutamente denunciata la questione del differenziale prezzi tra impianti di retisti convenzionati Eni e impianti di proprietà Eni che può, in alcuni casi, superare addirittura i 10 cent/litro nello stesso bacino di utenza. Inoltre, a questo, si aggiungono i cosiddetti “cluster” dei prezzi, che vedono impianti Eni ubicati a pochi Km. l’uno dall’altro, nello stesso micro mercato di riferimento, costretti dall’Azienda a praticare prezzi diversi fra loro, discriminando e mettendo al margine del mercato i gestori che hanno i “cluster dei prezzi” più alti. Quanto sopra è inconcepibile anche per i clienti, ed è fuori da ogni logica commerciale e di mercato, oltre che violare la normativa di settore e lo stesso accordo, sottoscritto da Faib con molte riserve.
Altra problematica, che è stata segnalata nel corso della riunione, è quella delle lettere di contestazione inviate dall’Eni a molti gestori, nelle quali l’Azienda chiede a quest’ultimi spiegazioni circa il mancato adempimento di alcuni punti stabiliti nella cosiddetta “Carta dei Servizi”, allegata all’Accordo Aziendale u.s.. I gestori evidenziano che le missive ricevute in questi giorni fanno riferimento a visite di “Mister Motorist” effettuate addirittura tre mesi addietro. A tal proposito quindi, è umanamente e logicamente impossibile che gli stessi gestori si ricordino cosa facevano ad una certa ora di un certo giorno del mese di luglio, quando sarebbe passato sull’impianti il “personaggio misterioso” che peraltro non si è qualificato: a distanza di mesi diventa difficile ricostruire le circostanze contestate e i contesti operativi nel quale ci si muoveva, e per quali motivi non abbiano compiutamente adempiuto ad alcuni impegni sottoscritti e stabiliti nella “Carta dei Servizi”.
Su questo punto i gestori Eni della Toscana chiedono all’Azienda una conduzione più aperta ed improntata sulla reciproca fiducia e trasparenza, nel rispetto dei rispettivi ruoli e funzioni, auspicando che l’Eni riconosca il gestore come suo collaboratore professionale e partener commerciale vincente e non come un asettico antagonista, interessato a praticare la carta de servizi come valore aggiunto della rete a marchio. E’ in questa logica che bisogna operare altrimenti anche i gestori, singolarmente e collettivamente segnaleranno le tante disfunzioni aziendali rispetto agli impegni contrattuali e sindacali, dalla manutenzione alla fornitura di prodotti speciali, alle riconciliazioni ecc…
In questo senso, altra criticità, che è stata rilevata, è quella dei ritardi con cui l’Eni procede alla riconciliazione dei Conguagli “+ Servito” mettendo in gravissime difficoltà economico-finanziarie i gestori, e la non chiarezza e la mancata trasparenza delle relative note credito, evidenziando che quest’ultime sono incomplete, in quanto dalle stesse non è possibile evincere le quantità dei litri oggetto dei conguagli mensili ed altri elementi essenziali di riscontro.
Per quanto riguarda gli impianti dotati di autolavaggio e/o altre attività collaterali non Oil, gravati da affitti onerosi, i gestori ribadiscono che è opportuno adeguare e rimodulare al ribasso gli stessi, in considerazione dell’enorme perdita di incassi subita negli ultimi anni, cagionata della grave crisi economica che ha colpito tutto il nostro settore. Attualmente, sovente, gli incassi delle attività non Oil non sono sufficienti nemmeno a pagare gli affitti mensili di tali attività. E’ una situazione vicina all’irreversibilità.
Negli incontri i gestori si sono resi detti pronti, in assenza di novità “positive” da parte dell’Azienda, a partecipare ad iniziative di protesta, che il Comitato Regionale e Nazionale di Colore dei Gestori Faib/Eni, vorranno intraprendere a sostegno delle proprie legittime e fondate rivendicazioni, non più rimandabili e/o derogabili.