In sintesi questa è stata la risposta dei gestori presenti alla riunione di colore Q8 tenutasi Lunedì 27 Aprile in sede FAIB Regionale Toscana, convocata per illustrare i contenuti del nuovo accordo Economico valevole per il periodo 01.05.2015 – 31.12.2016.
Il giudizio del comitato di colore toscano, dunque, si muove in linea con quello espresso nel comunicato congiunto nazionale, svolgendo un approfondimento sulle politiche di pricing.
I contenuti del nuovo accordo sono un notevole passo avanti per la categoria che sta patendo enormemente gli effetti finanziari di una ricerca spasmodica, della rincorsa allo sconto, del prezzo concorrenziale con le altre Aziende del settore.
Ma questa rincorsa senza fine che a prima vista sembra essere la normale conseguenza degli effetti del libero mercato, si sta traducendo per tutta la categoria in un enorme bagno di sangue che inevitabilmente finirà, la dove va bene, con la riconsegna delle chiavi dell’impianto, in altri casi, purtroppo, con la “consegna “dei libri in tribunale.
Va riconosciuto il valore del lavoro ai colleghi che hanno per mesi sostenuto l’onere delle trattative. Abbiamo portato a casa qualcosa di molto importante, dall’ Una Tantum, alle Incentivazioni sulle vendite, al riconoscimento dei costi dovuti per le verifiche metriche e le acque reflue, al contributo fondo indennizzi e alla valorizzazione del Cipreg, all’aggiornamento del MARGINE pro litro che certo non risponde alle esigenze dei gestori, ma dà una risposta, fino all’attenuazione del contributo promozionale. Abbiamo dato una risposta ai gestori a marchio. Ma ciò non basta.
Dal punto di vista del comitato di colore toscano, poco importa se vengono offerte cifre importanti con riferimento al prezzo consigliato se poi lo stesso è notevolmente superiore a quello di mercato. L’adeguamento viene poi svuotato se per essere in linea, successivamente viene chiesto un contributo al gestore per adeguarlo al mercato che le compagnie stesse, e la compagnia stessa, determinano. A fronte di ciò il gestore ha solo due possibilità:
A) Accettare il contributo allo sconto, rinunciando a parte del margine iniziale e comunque non guadagnare sufficientemente. Ma questo intacca un principio ormai affermato in tutti i rinnovi sindacali: quello dell’intangibilità del margine.
B) Non accettare la contribuzione allo sconto, e di conseguenza perdere notevoli quantitativi di erogato e comunque non guadagnare sufficientemente. Ma se continua a vendere a margini ridotti c’è da chiedersi se a guadagnare è lui o la compagnia.
In Toscana si dice; Mangiare questa minestra o saltare la finestra, i detti hanno sempre un fondo di verità, e questo esemplificando, calza a pennello.
Ma non può continuare così!
Non capiamo ancora a chi giova e perché distruggere una categoria, privare il consumatore del ruolo importantissimo del gestore, dell’amico, del consulente a cui è abituato da generazioni ad affidare i propri mezzi? Q8, con buona parte di impianti in erogato EASY sparsi sul territorio nazionale, sta facendo una forte concorrenza, non solo nei confronti delle altre imprese del settore, cosa peraltro nel DNA di ogni impresa ma, cosa grave e inconcepibile, la sta facendo nei confronti dei propri gestori e di parte della propria rete. La doppia rete parallela è una follia e serve solo ad aggirare le leggi dello stato: quelle della distribuzione carburanti e quelle della legislazione sul lavoro.
Questo modo di fare è impensabile e sanzionabile in qualsiasi economia dove vige il libero mercato in uno stato di diritto.
Da noi in Italia, ci domandiamo, cosa stanno aspettando le autorità di vigilanza, dagli ispettorati del lavoro dell’Inps ai funzionari delle DTL del Ministero del Lavoro? Cosa aspettano le autorità comunali: Cosa ha da dire il Mise? E perché l’Autorità Garante del mercato e della Concorrenza non indaga sulla doppia forbice di prezzi presenti sul mercato e non interviene per chiedere come mai il differenziale all’interno dello stesso marchio è ben superiore anche di 3-4 volte il costo del margine del gestore? Potrebbero impedire che su impianti della stessa Società riconoscibili solo dal marchio EASY, si venda il prodotto al pubblico (benzine e Gasolio) ad un prezzo inferiore a quanto gli altri gestori, sempre della stessa società, pagano a Q8: ci sarebbero benefici per tutti.
Tutto questo andazzo quanto deve ancora durare e perché? Cosa impedisce alla Kuwait Petroleum di sottoscrivere una volta per tutte un “Patto tra Gentiluomini “dove si premia il lavoro e l’impresa e e si riconduce a contrattazione l’intera rete? Che senso ha il doppio canale quando sulla stessa rete è possibile praticare il self-sia pre pay che post pay- e il servito?
I gestori Q8 della Toscana, quelli ancora rimasti, se lo domandano e dall’Azienda gradirebbero una risposta, magari prima che sia troppo tardi.