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Gestori Faib Toscana, è ora di diventare imprenditori

Partecipata riunione del gruppo dirigente della Faib Toscana alla riunione di Presidenza tenutasi lunedì 30 marzo presso la sede di Firenze in Via Pistoiese.
Il Presidente Regionale Andrea Stefanelli in apertura dei lavori ha ricordato l’importanza per la nostra categoria della sottoscrizione da parte delle OOSS dei gestori degli accordi economici ESSO ed ENI. E’ significativo, ha continuato Stefanelli, che due delle principali aziende della distribuzione carburanti in Italia come ESSO ed ENI, sottoscrivendo un nuovo accordo economico, riconoscano nel gestore, nella sua funzione e nella sua presenza sui piazzali, una risorsa importante per il comparto, utile ad implementare ricchezza agli asset e servizi agli utenti e non una voce di costo con l’unico obiettivo di ridurla, come una certa visione “manageriale” recente voleva affermare. Preoccupa l’immobilismo e il silenzio delle altre Aziende che, incuranti delle nostre richieste di incontro su argomenti oramai dati per acquisiti (cali, carte aziendali, ammodernamento impianti, rinnovo periodico accordi economici) fanno orecchie da mercanti sperando non si sa in chi e che cosa.
Al tempo stesso la rete delle pompe bianche continua ad ingrossarsi e sta letteralmente cannibalizzando il mercato con sconti e aperture di nuovi impianti. A fronte di ciò, difficile da crederci ma vero, lo Stato chiede contributi al fine di alimentare il fondo indennizzi in collegamento con la razionalizzazione della rete (vedi ultima scadenza 30.04.2015).Se non bastasse, ha continuato Stefanelli, non si trova soluzione al costo della moneta elettronica, nonostante interpellanze parlamentari, risoluzioni del Parlamento, denunce all’Antitrust e alla Commissione Europea. Su questo punto è chiaro che procederemo fino alla soluzione del problema, eventualmente sino all’implementazione nella filiera; certamente ce lo toglieremo dal groppone essendo evidente che è oramai, dopo il carburante e il personale, il costo maggiore delle nostre imprese. Non possiamo e non abbiamo, le risorse per attendere cosa dirà e farà su questo argomento l’Europa e l’Antitrust. La moneta elettronica per le nostre imprese è un costo certo, pesante e in continua crescita, dobbiamo trovare una soluzione in tempi brevi: l’implementazione nel prezzo finale del prodotto, seguendo un iter chiaro e trasparente, da comunicare alle stesse società petrolifere, per non incorrere nelle clausole previste nei contratti in tema di over price.
La Presidenza Faib, per motivi strettamente legati ad una riorganizzazione interna alla Confesercenti, ha preso atto che il collega Cerrai è passato ad altro incarico e alla sostituzione nel coordinamento Faib Regionale toscano ha nominato il collega Romano Tinti, che aveva già ricoperto questo incarico negli anni passati.
La riunione si è conclusa rivolgendo ai colleghi presenti un auspicio di un futuro migliore al riparo di questa crisi che dopo oltre sette anni, le stime dicono stia tornando da dove era partita. Infine, un ringraziamento a Cerrai per il lavoro egregiamente svolto in questi anni per la categoria.