E’ in pieno svolgimento lo sciopero nazionale dei gestori carburanti stazioni di servizio autostradali indetto unitariamente da Faib Confesercenti, Fegica Cisl ed Anisa Confcommercio.
Dalle prime notizie affluite alle sedi sindacali dai territori l’adesione dei gestori allo sciopero è stata massiccia, si sono raggiunte punte anche del 90% in alcune tratte autostradali. “Abbiamo constatato che l’80% degli impianti sono chiusi al netto dei punti vendita precettati e che rientrano nella turnazione stabilita dalla Regione e degli impianti a gestione diretta. In alcuni tratti autostradali la risposta ha raggiunto anche il 90% di adesione”.
E’ quanto ha commentato Tonino Lucchesi, Presidente di Faib Autostrade smentendo, di fatto, i lanci di agenzia che si stanno susseguendo in queste ore che tenderebbero a sminuire l’adesione dei gestori autostradali. Soddisfazione per l’adesione alle manifestazioni di protesta e alla chiusura degli impianti sono state espresse dalle tre sigle sindacali che hanno rimarcato e denunciato il grave atteggiamento di disinteresse del Ministero dei Trasporti e dello Sviluppo Economico per i disagi arrecati ai cittadini. Come noto lo sciopero proseguirà anche domani, mercoledì 1° aprile.
L’iniziativa, che fa seguito a quella già effettuata il 4 e 5 marzo scorso, viene attuata a sostegno della vertenza aperta dalla Categoria contro i privilegi e le rendite di posizione assicurate ai concessionari autostradali (pedaggi e royalty) e per ottenere l’abbattimento dei prezzi dei carburanti e la tutela del servizio pubblico. Con il medesimo obiettivo, i legali di Faib, Fegica e Anisa hanno depositato presso il TAR del Lazio il ricorso teso ad impugnare l’Atto di indirizzo firmato il 29 gennaio di quest’anno dai Ministri Lupi e Guidi. Mentre oggi pomeriggio alle 17.30, nonostante lo sciopero, le Organizzazioni di Categoria risponderanno alla convocazione del Ministero dello Sviluppo Economico giunta alla fine della scorsa settimana.