Vai al contenuto
Home » Tavolo petrolifero: lunga elencazione dei problemi. Faib: soluzioni lontane, sciopero confermato

Tavolo petrolifero: lunga elencazione dei problemi. Faib: soluzioni lontane, sciopero confermato

“Incontro formale, tra tutti i soggetti della filiera dei prodotti petroliferi, utile alla costruzione di un catalogo dei problemi irrisolti. Una specie di esercizio enciclopedico utile alla costruzione di un agenda di lavoro. Siamo molto lontani dalla soluzione dei problemi sul tappeto, posti alla base dello sciopero generale.”
Così il Presidente della Faib Martino Landi commenta l’esito dell’ incontro all’uscita della riunione del tavolo petrolifero insediato al MSE.
Sciopero, dunque, confermato e rafforzato nelle motivazioni base.
L’incontro ha visto la partecipazione di tutti i soggetti del mondo dei prodotti petroliferi e della distribuzione carburanti, alla presenza dei massimi responsabili del MSE e del Sottosegretario, con delega all’energia, on Saglia.
Nel corso dell’incontro i Presidenti delle Associazioni (Unione Petrolifera, Assopetroli, Assogasliquidi, Assocostieri, Federmetano Assogasmetano, Faib, Fegica, Figisc, Federconsumatori e Adiconsum, Regione Marche) hanno passato in rassegna i problemi del settore dal loro punto di vista e in relazione al loro segmento di mercato.
Per la Faib il Presidente Landi ha sottolineato l’urgenza di dare risposte alla categoria dei gestori in materia di bonus fiscale e adeguamento della normativa per diritti camerali e metrologia, in modo strutturale, ribadendo il ruolo di sostituti d’imposta svolto dalla categoria che quotidianamente incassa in nome e per conto dello Stato, a proprio rischio e pericolo, milioni di euro. Landi ha richiamato il dovere delle Istituzioni di dar seguito agli impegni presi nel protocollo d’intesa siglato da Scajola. Landi ha poi richiamato il Ministero a svolgere con maggiore incisività il proprio ruolo di mediazione nei confronti di un industria petrolifera allergica alle leggi dello Stato, a cominciare dall’Eni, società partecipata dallo Stato.
Sulla stessa lunghezza d’onda gli interventi dei colleghi di Figisc e Fegica che hanno sollecitato con forza la soluzione del problema legato al bonus fiscale e richiamato l’inaccettabile posizione di Eni, di cui il Governo nomina Consiglio d’amministrazione e Amministratore Delegato. Questi signori, chiamati a servire e operare per l’interesse pubblico, non possono violare le leggi dello Stato, la 32/98 e la 57/01, né calpestare il diritto di una categoria a vedersi riconoscere gli adeguamenti economici in base al rinnovo degli accordi.
I dirigenti del Ministero hanno dunque costruito una mappatura per famiglie dei problemi del settore petrolifero individuando macroaree di intervento.
Nelle conclusioni il Sottosegretario Saglia ha assicurato che lavorerà alla soluzione del problema bonus fiscale e ricercherà la risposta politica alle questioni poste anche relative al rinnovo degli accordi. Coerentemente il Sottosegretario non ha avanzato alcuna richiesta di sospensione dello sciopero riservandosi di farlo se nel frattempo dovessero intervenire le auspicate soluzioni ai problemi posti.
Le associazioni hanno quindi ribadito la proclamazione dello sciopero per l’8 e il 9 luglio e avviato la macchina organizzativa.