Si è riunita il 28 gennaio u.s. la Presidenza Regionale Faib Sicilia per rappresentare i passaggi salienti dell’iter normativo della Proposta di Legge Regionale 683 del 2 gennaio 2014 Testo Unico Attività Produttive contenente l’azione di riforma della normativa di settore e per illustrare il nuovo accordo Economico sottoscritto dall’Eni lo scorso 19 dicembre.
All’incontro, ampiamente partecipato da un folto numero di gestori a Marchio Eni provenienti dalle nove Province Siciliane, presieduto dal Direttore Regionale della Confesercenti Michele Sorbera hanno partecipato il Presidente Regionale della Faib Stello Bossa, il Coordinatore Reg.le Faib Salvo Basile e il Presidente Nazionale Faib Martino Landi.
Michele Sorbera ad apertura dei lavori ha rappresentato la grande attenzione che la Faib sta ponendo nei confronti della Categoria soprattutto alla luce del difficile momento che il settore sta attraversando. La sottoscrizione del rinnovo degli accordi economici con Esso e con Eni, lo scongiurato pericolo, attraverso il mille proroghe, dell’aumento delle accise sui carburanti a partire dal 1° gennaio 2015 nonché l’impegno assunto dal Sottosegretario allo Sviluppo Economico Simona Vicari per la riduzione delle commissioni bancarie applicate all’uso degli strumenti di pagamento elettronico rappresentano importanti obiettivi che lasciano presagire una maggiore serenità per il comparto.
Salvo Basile ha rappresentato agli intervenuti i passaggi salienti che hanno caratterizzato la fase di elaborazione della Proposta di Legge Regionale in materia di distribuzione carburanti, che hanno visto la Faib Sicilia costantemente impegnata nel tentativo di guidare i cambiamenti intervenuti, a livello europeo e nazionale sulla regolamentazione del comparto al fine di codificarli nella nuova norma rendendoli coerenti con le specificità del nostro territorio. Il Testo della proposta normativa recentemente esitato dalla III^ Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana, precisa Basile, attende di essere incardinato per la discussione in Aula. Stello Bossa, puntualizza che in virtù della specificità merceologica che caratterizza il sistema della distribuzione carburanti, e nella considerazione che il nuovo schema di regole, laddove approvato, disciplinerà il comparto almeno per i prossimi 20 anni si rende auspicabile provvedere allo stralcio del capo IX del TUAP concernente la disciplina di settore, al fine di garantire una sua trattazione separata dalle altre categorie commerciali ricomprese nel Testo Unico.
Nel suo intervento il Presidente Nazionale Martino Landi ha analizzato i contenuti dell’accordo economico raggiunto con Eni lo scorso 19 dicembre dopo tre anni di trattative negoziali. Un accordo sottolinea Landi che non può, nella sua analisi, essere preso in considerazione in maniera avulsa dal contesto che ha caratterizzato il nostro settore nell’ultimo quinquennio. Crisi economica, riduzione degli erogati, la minaccia degli impianti Ghost, l’erosione del margine del gestore e il tentativo di legittimare operazioni economiche one to one tra aziende e gestori in violazione delle disposizioni contenute nella Legge 57 del 2001 sono fattori che hanno pesato e inciso significativamente sull’esito della trattativa. Pertanto nella consapevolezza che gli aspetti economici perfezionati nell’accordo non riflettono le piene aspettative delle gestioni a marchio Eni, occorre tuttavia commisurare tale valutazione con il cambiamento di rotta della politiche aziendali a cui si è giunti, che guardano nuovamente nella direzione dello sviluppo di una rete Eni in cui si terrà conto della necessità di avviare il processo di ammodernamento e razionalizzazione degli impianti e in cui la figura del gestore torna ad essere centrale, nonché reale elemento strategico per recuperare le quote di mercato perse a causa degli errori commessi nel recente passato puntando in tal modo sulla professionalità e la qualità del servizio reso di cui il gestore è elemento di garanzia cosi come previsto dal modello “Eni Station”.
Avere allontanato il rischio di un impoverimento della rete e della desertificazioni delle aree di servizio inducendo l’Eni a epurare dalle proprie strategie il ricorso a impianti strutturati per offrire i propri servizi in assenza dell’assistenza e del presidio del gestore, congiuntamente all’ottenimento dell’impegno da parte dell’Azienda di procedere con l’eliminazione dei cluster e con l’adozione di prezzi equi e non discriminati sugli impianti a marchio, rappresenta il raggiungimento di un obiettivo di prospettiva per il futuro della figura del gestore nella filiera.
Dopo ampio e approfondito dibattito in cui sono stati affrontate le questione tecniche contenute nell’accordo e la sua applicazione, l’Assemblea ne ha condiviso l’ipostazione nella consapevolezza sollecitata dal Presidente Landi che è responsabilità di tutti vigilare affinché non siano ammissibili comportamenti e azioni in violazione di quanto previsto dall’intesa. Sta alla Categoria dimostrare la capacità di utilizzare al meglio gli strumenti nuovi e meno nuovi di cui disponiamo per salvaguardare la nostra professione.