La Giunta della Regione Piemonte, visto anche il parere favorevole della Conferenza delle Autonomie Locali del 14 novembre 2014, ha prorogato di tre anni (fino al 31 dicembre 2017) l’obbligo della necessaria erogazione del gpl o metano per l’apertura di nuovi punti vendita.
Lo ha fatto approvando la modifica alla Legge regionale del 31 maggio 2004 “Norme di indirizzo programmatico regionale per la razionalizzazione e l’ammodernamento della rete distributiva dei carburanti” con cui la Regione detta principi e criteri per favorire il contenimento dei prezzi e l’incremento, anche qualitativo, dei servizi resi all’utenza favorendo la distribuzione dei carburanti a basso impatto ambientale.
La nuova politica regionale, in questo senso, ha preso avvio nel 2008 a seguito dei rilievi mossi dalla Commissione Europea che aveva notificato la decisione di deferire lo Stato italiano alla Corte di Giustizia a causa delle restrizioni in materia di apertura delle stazioni di servizio.
Il Piemonte nell’occasione introdusse novità di rilievo adottando norme non più di carattere programmatorie ma di salvaguardia dell’ambiente, della sicurezza, della salute, della concorrenza.
In questo senso adottò un orientamento di politica ambientale ed è stata quindi la prima Regione ad adeguarsi cercando di ridurre le emissioni di Co2 attraverso l’incremento del parco macchine a basso impatto ambientale (gpl e metano).
Con questo obiettivo è stato prescritto l’obbligo, per i nuovi impianti, dell’erogazione di almeno uno dei carburanti eco-compatibili con riserva di verificare quali effetti ne fossero derivati in termini di diffusione dei punti vendita.
I numeri citati nella delibera della Regione Piemonte sono stati confortanti. Basti pensare che dal dicembre 2007 a luglio 2014 le auto alimentate a gpl hanno subito un incremento del 215,5% (erano 242.583) e a metano del 234,4% (39.966).
Di concerto, sono aumentate anche le vendite dei due carburanti. Il gpl è passato da 89 milioni di litri del 2007 ai 231 mln del 2013 con un incremento del 159%. Mentre le vendite di metano sono passate da 13 mln di mc del 2007 ai 44,5 mln di mc del 2013 con un incremento del 242%.
Allo stesso tempo, il numero degli impianti che erogano gpl o metano è passato rispettivamente da 201 nel 2007 a 320 nel luglio 2014 con un incremento del 59% mentre nello stesso periodo quelli di metano sono passati da 36 a 71 (+97%) senza però riuscire a garantire un servizio sufficientemente capillare sul territorio regionale.
Dalle considerazioni illustrate è derivata la scelta della Regione Piemonte, che a fronte di un incremento notevole di auto alimentate a metano e gpl, ha giudicato necessario una proroga della misura per consentire alla rete distributiva di adeguare in modo congruo la propria capacità di offerta.
Quindi, proprio partendo da queste premesse, la Giunta regionale ha ritenuto utile prevedere la proroga della disciplina prevista dalla delibera del 2008 per meglio verificare gli effetti di questa nuova politica regionale.