Si è svolta a Roma in Piazza Montecitorio, alla presenza di parlamentari e rappresentanti delle associazioni dei consumatori, la conferenza stampa di Faib Fegica e Figisc sulla questione della moneta elettronica mentre i gestori sulla rete a livello nazionale davano vita al “No Card Day”. Le Associazioni hanno denunciato all’opinione pubblica l’insostenibile costo delle transazioni elettroniche per un settore che margina cifre percentualmente irrisore. I rappresentanti di Faib Fegica e Figisc hanno infatti illustrato ai rappresentanti della politica e dei consumatori che i benzinai lavorano con margini di attività variabili dal 1% al 2% del prezzo finale, mentre i costi per le transazioni vanno dallo 0,5% all’1,2%, con punte che arrivano a sfiorare il 2%. In queste condizioni è preclusa qualsiasi possibilità di fare impresa. Il dato italiano è in netto contrasto con l’orientamento europeo e con quello che in Europa accade in materia di moneta elettronica, facendo registrare maggiori costi nell’ordine del 50% . Sullo stesso argomento la senatrice Simona Vicari, Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, a margine della riunione avuta al Mise sul tavolo della distribuzione carburanti, aveva riconosciuto, di fronte a tutta la filiera, l’urgenza di un intervento finalizzato a riscrivere le regole delle transazioni elettroniche sulla rete carburanti. La dichiarazione della senatrice si pone in antitesi con l’atteggiamento del Ministro dello Sviluppo Economico, Guidi, che continua a sottrarsi al confronto con la categoria e a prendere una posizione seria sulla questione sollevata. Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento dell’on Paglia di Sel , intervenuto alla manifestazione, e dell’on Da Villa, 5 stelle, che ha manifestato il proprio sostegno, e gli orientamenti espressi da altri gruppi, della maggioranza e dell’opposizione, alla Camera, come dalle risoluzioni parlamentari approvate. Le principali associazioni dei consumatori, Adiconsum, Adusbef e Federconsumatori, intervenute con i loro Presidenti, hanno aderito alla protesta definita sacrosanta. Adusbef e Federconsumatori, in una nota congiunta, “tornano a denunciare gli elevati costi imposti dal ‘cartello bancario’ che assorbe l’ intero margine di gestione, costringendoli a scaricarne gli oneri direttamente sul prezzo ai clienti. Se il governo-continua la nota-vuole contrastare i pagamenti in contanti, non può imporre ad esercenti e consumatori l’ utilizzo delle carte di credito e della moneta elettronica, lasciando mano libera ad un sistema bancario sempre più avido ed arrogante, di fissare arbitrariamente costi e condizioni dell’uso delle carte, che possono superare anche l’1,5 % di sole commissioni, ma ha l’obbligo di calmierare le pretese adeguandole ai costi medi europei, che impongono costi massimi non superiori allo 0,3 per cento.” Adiconsum, Adusbef e Federconsumatori si sono dette, nel corso degli interventi, pronte a “protestare insieme per limitare lo strapotere delle banche, che continuano a speculare sulla pelle delle famiglie e delle imprese” e di essere disponibili “ad essere accanto ai gestori sia in sede europea che nazionale, finanche verso la Banca d’Italia” Nel corso della conferenza stampa Faib Fegica e Figisc hanno presentato l’esposto denuncia all’Antitrust e all’Unione europea, con la richiesta di apertura di un procedimento di infrazione a carico dell’Italia.
Home » Conferenza stampa di Faib Fegica e Figisc. Denunciata insostenibile onerosità delle commissioni per i pagamenti elettronici. Chiesta all'Unione Europea l'apertura della procedura d'infrazione a carico dell'Italia. Segnalazione all'Antitrust