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L'Agenzia delle Entrate: sulla moneta elettronica l'Italia si adegui all'Europa e fissi tetto massimo alle commissioni

In una nota di risposta, rivolta alla Faib di Firenze che l’aveva interpellata, la Direttrice dell’Agenzia delle Entrate, Dr.ssa Rossella Orlandi, ha condiviso la necessità “di favorire la maggiore diffusione della moneta elettronica attraverso la riduzione dei costi e delle commissioni pagate dagli utilizzatori finali,” ritenendo che “tra le proposte che concretamente potrebbero rimuovere gli ostacoli alla diffusione della moneta elettronica vi sarebbe anzitutto quella di introdurre dei tetti massimi alle commissioni interbancarie sulla base dei contenuti della proposta di Regolamento della Commissione UE del 24 luglio 2013 nella misura dello 0,30% per le carte di credito e dello 0,2% per le carte di debito” in quanto “l’uso della moneta elettronica costituisce realmente un vantaggio per le imprese, e avrebbe un impatto positivo sia sulla riduzione del sommerso e, di conseguenza, sulle entrate fiscali, sia sui costi di gestione del contante, stimati in circa 4 miliardi l’anno per il settore bancario (8 miliardi di euro per il sistema Paese)".