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Verona, Presidenza Nazionale Faib: soddisfazione per la sentenza contro Shell. Via libera a pacchetto di proteste e di chiusura degli impianti. Varate iniziative di diffida verso Tamoil, Api-Ip e Q8. Confermata la partnership con VeronaFiere Oil&NonOil

La Presidenza Nazionale della Faib riunita il 29 maggio u.s. a Verona, nell’ambito di Oil&NonOil, ha discusso i vari punti all’ordine del giorno con un approfondito dibattito sulla doppia sentenza di Massa, promossa da un gestore Faib su indicazione della locale Federazione. Soddisfazione è stata espressa da tutti gli intervenuti per la condanna della Compagnia, alla quale Faib e le altre sigle rappresentative dei gestori hanno sempre contestato il ricorso sistematico al modello Aico, in aperta concorrenza con i gestori tradizionali, sostanziato da un unilaterale e illecito ricorso all’abuso di posizione dominante consistente nell’imposizioni di condizioni inique e discriminatorie. Gli intervenuti hanno sottolineato i diversi scenari che possono aprirsi dopo la sentenza di condanna della Compagnia anglo-olandese su tutti i Tavoli con le petrolifere, rimettendo ordine nelle politiche di prezzo praticate dalle Compagnie sugli impianti a proprio marchio, prezzi al pubblico che non possono avere un differenziale superiore al margine gestore.
La Presidenza ha quindi affrontato le questioni previste in discussione.
Sulle relazioni industriali il Presidente Landi ha fatto il punto sui rapporti con le Compagnie e formulato proposte di rilancio dei Tavoli posizionando il confronto sindacale dentro i processi di cambiamento che ci sono e non contro, per governare i mutamenti ed esserne ancora i protagonisti, interpretando la domanda e per favorire la professionalità dei gestori e tracciarne un profilo multimprenditoriale.
Su Eni, anche alla luce dei risultati del Tavolo ministeriale di mediazione delle vertenze collettive, Landi ha riferito sull’ultimo incontro segnato dalle concomitanti notizie che arrivavano dal Consiglio di Amministrazione di Eni, impegnato a ridisegnare l’assetto di governance della multinazionale. Riunione positiva ma ancora una volta interlocutoria, in attesa di capire che direzione intende assumere il nuovo vertice. Le proposte avanzate sono state acquisite dai manager presenti che si sono riservati di svolgere approfondimenti. Su Esso, è stata salutata positivamente la convocazione – si auspica decisiva – di una nuova tornata di confronto sul rinnovo dell’accordo economico-normativo, considerato che tutti gli aspetti sono stati ormai definiti, proprio nella logica di essere dentro i processi di cambiamento. Sul negoziato con TotalErg, giudizio più complesso, con positivi movimenti registrati sul segmento autostradale, dove è stata trovata un’intesa in corso di formalizzazione, mentre sulla rete ordinaria permangono tuttora diversi profili da definire; tempo scaduto per Tamoil, Api-Ip e Q8 verso cui la Presidenza ha deliberato all’unanimità di procedere, sentite le altre due Associazioni, con diffide formali, dando via libera ad altre azioni comprese quelle giudiziarie. Sotto questo punto di vista è stato deliberato il rafforzamento e coordinamento di tutte le attività legali attualmente in essere.
Positivo giudizio per l’attività dello Sportello di assistenza e consulenza legale nazionale attivato in Fiera a Verona. La Presidenza ha anche deciso di rendere più strutturale il servizio di assistenza e consulenza al Credito tramite Cosvig, il servizio di accesso al credito del Consorzio per lo Sviluppo delle Garanzie, promosso da Confesercenti Nazionale, con cui procedere ad un protocollo operativo.
La Presidenza, inoltre, ha approvato il piano di azione, proteste, sciopero e chiusura degli impianti, condiviso con le altre due Associazioni e varato un piano di lavoro a livello territoriale consistente in mobilitazioni e iniziative sindacali in sede locale. Via libera alla chiusura prevista, per ragioni di calendario, per il 18 giugno e forte sollecitazione a nuove proclamazioni di scioperi. La Presidenza ha anche chiesto di prevedere una Manifestazione Nazionale, nel giorno di chiusura degli impianti, a Roma davanti alle sedi istituzionali e d’impatto mediatico.
A fronte della grave situazione economica delle gestioni la Presidenza ha affrontato il tema del Fondo Indennizzi deliberando di richiedere che il contributo a carico dei gestori rientri nel pacchetto di confronto con le Compagnie, perché venga rimesso alla competenza delle petrolifere così come storicamente avvenuto.
Sulla questione delle nuove tipologie contrattuali, respinte, e finalmente accantonate, le pretese di qualche operatore petrolifero verticalmente integrato di avanzare proprie ipotesi, la Presidenza ha richiesto l’apertura dell’apposito Tavolo ministeriale unitamente a quello della razionalizzazione della rete carburanti, già prevista dal DDL di iniziativa governativa e al momento ferma nei cassetti del legislatore; a quel Tavolo dovrà trovare – per quanto riguarda le nuove tipologie contrattuali – una sistemazione la questione della durata, quella della definizione della contrattazione di secondo livello, così come già avvenuto nella tipizzazione con AssoPetroli; né sarebbero ipotizzabili soluzioni diverse, pena il riconoscimento ad operatori già più potenti, quali sono le Compagnie petrolifere, di indubbi vantaggi economici, normativi e commerciali. Ed è tuttora pendente la soluzione da trovare all’esigenza di riequilibrare i rapporti di forza interni al rapporto contrattuale – visibilmente squilibrati – fino a delineare i possibili rilievi di abusi derivanti da posizione dominante. Faib su questo ha avanzato l’ipotesi di prevedere, così come accade nel contratto di franchising, l’esclusiva d’area, che eviterebbe la concorrenza sleale all’interno dello stesso marchio nella stessa trade area.
Sulla questione del costo della moneta elettronica è stata rilanciata la necessità di prendere iniziative stringenti, approvando la recente presa di posizione di tutta la filiera verso la Pubblica Amministrazione.
La Presidenza Faib ha incontrato gli organizzatori, con i quali ha riconfermato la collaborazione in vista di Oil&NonoOil 2015, e alcuni espositori con cui ha fatto il punto sull’attuale strutturazione del mercato riscontrando problematiche comuni ma anche piccoli segnali di ripresa del livello di fiducia.