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Vertenza Eni, De Vincenti chiede all'Azienda di rimuovere dal Tavolo le materie estranee al negoziato e sollecita a giungere ad un accordo

L’atteso incontro tra Ministero dello Sviluppo Economico, Eni e Faib, Fegica e Figisc, svoltosi presso la sede del MISE, alla presenza del Vice Ministro Prof. Claudio De Vincenti, ha fornito elementi di conoscenza utili, per consentire al Ministero di espletare pienamente il tentativo di mediazione della vertenza collettiva e chiedere alla Compagnia di Stato di rimuovere dal Tavolo gli elementi normativi estranei alla materia negoziale e giungere ad un accordo.
L’incontro, come si ricorderà, ha fatto seguito alla riunione del 3 marzo scorso di avvio della procedura di mediazione della vertenza collettiva ex Articolo 1, comma 6 del D. Lgs. 11 febbraio 1998, n. 32, ed è stato convocato proprio per acquisire gli elementi informativi sull’andamento del negoziato tra le parti, dopo che Faib e Fegica avevano evidenziato al MiISE, con una nota congiunta, l’estrema lentezza con cui procedeva il negoziato.
Le due Federazioni spiegavano nella nota le ragioni per le quali la trattativa poteva dirsi “bloccata”, ravvisando un atteggiamento aziendale tendente a dilatare strumentalmente i tempi del negoziato con il continuo inserimento nel confronto di elementi di volta in volta nuovi, diversi, estranei.
In questo quadro si è svolto l’incontro al MISE dove le parti hanno potuto rappresentare lo stato delle trattative in essere.
L’Eni ha rappresentato, dal suo punto di vista, il quadro delle relazioni, iniziando con il contestare – con un interpretazione cavillosa, destituita di ogni fondamento – l’avvio stesso della procedura di mediazione che a suo dire non si applicherebbe al caso di specie in quanto la Compagnia non sarebbe una parte “collettiva” e manifestando “stupore” per la convocazione in quanto tra le parti sono tuttora in corso “avanzate trattative”.
Il MISE ha fatto presente che “la convocazione rientra pienamente nel quadro legislativo vigente e si svolge nell’ambito della normativa di settore, ai sensi della 32/98 così come innovata dalla 57/2001, ed ha dunque invitato le parti a ragguagliare il Dicastero sullo stato della trattativa considerato che ancora non si è giunti ad alcun accordo.
La parte sindacale ha rappresentato, unitariamente, lo stato delle trattative, ripercorrendo le tappe dei vari incontri, i continui cambi degli elementi negoziali, dai dati economici a quelli normativi, sino alla pretesa di Eni di discutere e legare in un unico protocollo aspetti e proposte che attengono ad altri Tavoli negoziali e sulle quali peraltro non si registrava alcuna convergenza.
A fronte della ricostruzione fatta dalle parti, il Vice Ministro Prof. De Vincenti ha chiesto all’Azienda petrolifera di eliminare dal confronto con la rappresentanza dei gestori quegli elementi contrattuali estranei alla materia del rinnovo degli accordi (proposta di nuove tipologie contrattuali, contratto di commissione, applicabilità della legislazione speciale di riferimento, competenza del Ministero ad avviare le procedure di mediazione….) e di valutare in modo concreto e costruttivo esclusivamente le parti attinenti al rinnovo dell’accordo scaduto a dicembre 2011, mentre per le nuove tipologie contrattuali ha assicurato l’impegno del MISE a riconvocare entro il mese le parti interessate.
Eni ha preso atto dell’invito formale rivolto dal Ministero nell’ambito della procedura collettiva ex Art. 1, comma 6 del D. Lgs. 32/98 e si è impegnata a riconvocare il Tavolo in tempi brevi.
Soddisfazione per l’esito della mediazione ministeriale è stata espressa dal Presidente della Faib Martino Landi che ha auspicato un accelerazione del confronto con l’Azienda, considerato che è una priorità per i gestori.