Con una nota indirizzata ai Presidenti di Fegica e Figisc, il Presidente di Faib, Martino Landi, torna sull’urgenza di varare iniziative di mobilitazione, protesta e sciopero su tutta la rete carburanti.
Landi parte dalle “decisioni assunte nella riunione congiunta dei gruppi dirigenti di Faib, Fegica e Figisc del 7 aprile u.s.” per formulare un possibile calendario di iniziative sindacali da condividere.
Landi sottolinea ancora una volta la gravità della situazione che si vive su tutta la rete a livello nazionale, i toni sempre più allarmati dei gestori, l’accavallarsi dei problemi e l’accentuarsi delle iniziative di aggressione alla Categoria portate avanti dalle Compagnie petrolifere e dallo stesso Governo.
Di fronte al saccheggio del margine dei gestori perpetrato dalle Compagnie petrolifere, al rincaro delle spese di gestione, alla discriminazione sui prezzi, al nuovo balzello previsto dal Decreto ministeriale sul finanziamento al Fondo indennizzi, scaricato dai petrolieri sui gestori, occorre varare al più presto azioni di lotta per ottenere il rifinanziamento del Fondo Indennizzi, senza contributo del gestore; la riapertura dei Tavoli negoziali, per il rinnovo degli accordi; la definizione di nuove formule contrattuali, per far fronte alle nuove modalità di vendita; la ristrutturazione della rete contro la ghostizzazione selvaggia degli impianti a tutela del posto di lavoro e del servizio offerto ai consumatori; l’intangibilità del margine definito negli accordi di colore; condizioni eque e non discriminanti per competere nel mercato; contrastare le esose commissioni applicate dal sistema bancario sulla moneta elettronica.
Landi, facendo riferimento alla riunione congiunta del 7 aprile u.s., ricorda i toni degli intervenuti molto preoccupati e la richiesta di decise iniziative a tutela della Categoria.
“ Il tempo, dunque, è trascorso – sottolinea Landi – e noi abbiamo il dovere di dare seguito a quelle decisioni di mobilitazione e di lotta. Dobbiamo varare iniziative e sensibilizzare tutta la Categoria per la buona riuscita delle proteste con l’obiettivo di rilanciare il ruolo dei gestori e delle rappresentanze a tutela della professionalità, del margine e del lavoro dei gestori, e dei dipendenti, nel rispetto delle Leggi, contro l’arroganza delle Compagnie petrolifere e della selfizzazione selvaggia della rete carburanti”.
Allo studio ci sono scioperi, manifestazioni e presidio davanti ai palazzi del potere, sospensione dell’accettazione delle carte fedeltà e delle carte di credito, boicottaggio di tutte le iniziative con la partecipazione onerosa dei gestori.