Con una nota unitaria Faib, Fegica e Figisc hanno chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico nei giorni scorsi, dopo aver acclarato l’orientamento delle Compagnie petrolifere, una proroga del versamento della prima rata di contribuzione al Fondo indennizzi.
La nota, inviata al Vice Ministro Prof. Claudio De Vincenti, alla Sottosegretaria Sen. Simona Vicari, al Segretario Generale del MISE, Dr. Antonio Lirosi e al Direttore Generale Ing. Gilberto Dialuce, ha rappresentato “le notevoli difficoltà della Categoria in relazione all’obbligo del versamento della contribuzione al Fondo Indennizzi [Cassa Conguaglio GPL] prevista dal Decreto Ministeriale 19 aprile 2013, Articolo 6, comma 1, la cui prima scadenza è prevista per il 30 aprile p.v.”.
Le tre Associazioni hanno richiamato “l’estrema difficoltà in cui versano le imprese di gestione degli impianti di distribuzione carburanti, sia in diretta conseguenza della crisi economica generale del Paese, sia soprattutto per la specifica crisi del settore che più pesantemente si è abbattuta sull’operatore finale della filiera, in dipendenza della grave flessione dei consumi, delle disparità e discriminazioni delle condizioni commerciali tra i diversi canali di vendita che penalizzano esclusivamente il Gestore, per il grave deterioramento nelle condizioni di osservanza del quadro giuridico recato dalle norme di settore, per il mancato rinnovo degli accordi e per l’abuso di dipendenza economica; fattori tutti che hanno determinato una condizione di insostenibile sofferenza economica per le gestioni, una crescita esponenziale dell’indebitamento, fino al default di moltissimi operatori.”
Faib, Fegica e Figisc hanno richiamato l’attenzione degli esponenti ministeriali sul fatto che “In questo contesto di complessivo deterioramento altresì del quadro delle relazioni tra la Categoria e la controparte rappresentata dall’industria petrolifera, a causa dell’interruzione del confronto sul rinnovo degli accordi aziendali scaduti, la stessa partita della quota di contribuzione al Fondo indennizzi da parte del gestore – che pure in passato è stata regolata sulla base di accordi interprofessionali in virtù dei quali la Compagnia petrolifera surrogava anche la quota di contribuzione del proprio gestore – non ha potuto essere rinegoziata, né ha trovato definizione l’opportunità di avvalimento di quanto previsto dall’Articolo 6, comma 5, [delega del gestore al titolare di autorizzazione a versare anche la sua quota].”
Le Associazioni dei gestori hanno poi evidenziato che “Un ulteriore aggravio economico in capo al gestore rappresenta ora (…) una ulteriore ragione di disagio e difficoltà, tanto più che già in sede di emanazione del Decreto tale circostanza era stata resa nota (…) e che il Disegno di Legge sulla ristrutturazione della rete – che pure poneva l’onere del contributo in capo ai soli titolari delle autorizzazioni -, approvato dal CdM il 13.12.2013, non ha avuto alcun iter legislativo.”
Alla luce di tutte queste considerazioni le Federazioni dei gestori hanno richiesto “una modificazione del Decreto Ministeriale 19.04.2013” finalizzata ad “una adeguata proroga alla scadenza del 30.04.2014 per il versamento della prima rata del contributo, al fine di consentire quanto meno un riavvio della negoziazione sul punto tra Associazioni dei gestori ed Associazioni dei titolari di autorizzazione; la possibilità – in subordine ove tale negoziazione si rivelasse infruttuosa – per il gestore di corrispondere senza pregiudizio rispetto all’accessibilità al Fondo la quota anche in via successiva, con la sola maggiorazione – così come già avvenuto in passato – degli interessi al tasso legale vigente per periodo di ritardo.”