Il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha firmato il Decreto ministeriale che esclude l’obbligo di aderire al Sistri, il Sistema di Tracciabilità dei Rifiuti, per le imprese al di sotto dei 10 dipendenti. L’obbligo di adesione al Sistri – spiega il Ministero – rimane ”solo per le imprese e gli Enti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi che abbiano più di 10 dipendenti”.
"Venendo incontro alle giuste richieste dei ‘piccoli produttori’ oggi introduciamo una prima importante semplificazione, rendendo il sistema più ragionevole e meno burocratico ma rafforzando allo stesso tempo i principi inderogabili che sono alla base del progetto, ossia il contrasto alle ecomafie e la difesa dell’ambiente attraverso il controllo informatico dei rifiuti pericolosi" afferma il Ministro Galletti aggiungendo che ha "convocato per fine mese il Tavolo di monitoraggio e concertazione con le Associazioni interessate per approfondire l’introduzione di ulteriori norme di semplificazione".
Apprezzamento è stato espresso da Rete Imprese Italia. “Adesso, però – hanno detto in una nota le cinque Associazioni che compongono R.E TE. Imprese Italia – occorre proseguire verso il superamento dell’attuale sistema di tracciabilità, che complica inutilmente l’attività delle imprese”.
“L’esclusione delle imprese di piccola dimensione dal sistema era un atto atteso, visto che lo stesso Ministero aveva riconosciuto la validità delle nostre ragioni. Il Ministro Galletti ha saputo mantenere con coerenza l’impegno assunto con le rappresentanze delle PMI. Tuttavia – continua la nota di R.E TE Imprese Italia – non basta a far mutare il nostro giudizio profondamente negativo sulle attuali disposizioni del Sistri, tra cui l’interoperabilità, che hanno dimostrato troppe criticità ed inefficienze. Il sistema è scarsamente trasparente, ed è causa di pesanti e onerosi adempimenti per le imprese. Per questo auspichiamo nel prossimo incontro di poter affrontare una volta per tutte la questione Sistri nella sua interezza”.
Soddisfatta la Faib che sull’argomento era intervenuta più volte: “Si cancella una previsione normativa cervellotica – ha detto il Presidente Martino Landi – che equiparava, come troppe volte succede nel nostro Paese, le micro e piccole imprese alle grandi Aziende. Nel caso della distribuzione carburanti poi si superava il comune senso della ragione andando a complicare ulteriormente, con oneri aggiuntivi, la vita dei gestori che già conferiscono ai circuiti organizzati di raccolta le piccolissime quantità prodotte e già regolarmente annotate ai sensi di Legge nei registri di carico e scarico e comunicata con la denuncia annuale alle rispettive CCIAA. Attendiamo adesso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto.”