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Nuovo incontro con Eni, Faib: la Compagnia accantoni pretestuose argomentazioni, disponibili a trovare l'intesa sull'accodo economico

Due incontri in calendario, uno il 22 sulla rete ordinaria, l’altro il 30 sulla viabilità autostradale.
Faib parteciperà agli incontri programmati.
A partire da quello in calendario il prossimo 22 aprile per segnalare ancora una volta la propria volontà di giungere quanto prima all’accordo economico normativo già ampiamente condiviso nelle sue linee essenziali.
Perplessità si esprimono sulla richiesta aziendale di illustrare ancora una volta una proposta ampiamente discussa e chiarita in ogni dettaglio e, seppure dichiarata insufficiente, in buona parte già concordata. Né si ravvisano, al momento, ulteriori elementi che possano migliorare il quadro di riferimento nel quale si muove l’accordo che invece è una priorità per la rete a marchio e per il suo rilancio. Ad avviso di Faib vanno accantonate o rimesse ad un Tavolo di confronto specifico le questioni al momento non in relazione con il rinnovo dell’accordo. A quel Tavolo si potrà svolgere un confronto sulle politiche industriali e si potrebbero condividere idee ed impostazioni di lavoro.
In questo contesto, a fronte dell’estrema lentezza con cui procede il confronto per il rinnovo dell’accordo economico-normativo con Eni, Faib e Fegica hanno valutato l’opportunità di inviare una comunicazione al Vice Ministro De Vincenti per aggiornare il Ministero sullo stato del negoziato, così come erano state invitate a fare nel momento in cui lo stesso Ministero aveva ricevuto la disponibilità dell’azienda a riprendere il tavolo di contrattazione interrotto.
Nella comunicazione, tra l’altro, si spiegano le ragioni per le quali la trattativa può ormai dirsi bloccata, ravvisando un atteggiamento aziendale che tende consapevolmente a dilatare oltre ogni limite i tempi del negoziato, mentre nell’attesa per un verso sempre più gestori sono spinti verso criticità economiche insopportabili e dall’altro prosegue l’azione “one to one” di Eni tesa ad imporre le proprie condizioni.
Preoccupazioni sono state espresse per lo spostamento di impianti verso “cluster” con prezzi penalizzanti, nei confronti di quei gestori che non intendano aderire alle nuove condizioni di “iperself h24”.
La stessa nuova proposta di incontro per martedì 22 sembra confermare il contesto illustrato, considerato che Eni vorrebbe limitarsi a “illustrare” una bozza di accordo di cui viene “promessa” la consegna alle Organizzazioni di Categoria già dai primi di novembre dello scorso anno e riaffermata nella riunione dello scorso 1 aprile.
Quindi, una situazione di stallo che sta producendo danni ulteriormente ingenti per le gestioni.
In questo contesto, Faib e Fegica, hanno ritenuto di fornire un aggiornamento della vertenza al Ministero perché riassuma presso di se il tentativo di conciliazione collettiva già avviato, anche per scongiurare che, in una tale condizione di blocco, possano determinarsi nuove occasioni di frizione che allontanino maggiormente la soluzione positiva della vicenda.